Onomastico di Aldo Colonnello e della Poetessa Alda Merini

Aldo Colonnello è da anni promotore e Vicepresidente del Comitato Nobel Alda Merini, grande amico della Poetessa. Oltre all’amore per la moglie Maria Teresa, ama l’arte e la letteratura. Cura mostre d’arte presso note gallerie di Milano, la Borromei, a Palazzo del Senato a Milano, a Villa Visconti D’Aragona a Sesto San Giovanni. Si occupa dell’organizzazione di convegni culturali e di direzioni artistiche sia nell’ambito del teatro che della musica.

Merini – Colonnello

E’ autore di due libri sulla poetessa milanese, pubblicati con la casa editrice Meravigli: Alda Merini. La poetessa dei Navigli e La poetessa dei Navigli. Alda Merini. In essi racconta come è nata l’assidua frequentazione con la Merini e la loro quotidiana amicizia.

Aldo è fratello del compianto Antonio Colonnello, attore, doppiatore e voce storica di Fonzie dell’Happy Days televisivo.

Ho conosciuto Aldo Colonnello nel novembre del 2019, in occasione dell’intervista che gli feci su Alda Merini e da allora è stato mio maestro e mentore.

Conobbe la poetessa nel 2006, quando si recò a casa sua per invitarla ad uno spettacolo musicale a scopo benefico, organizzato al Teatro Carcano di Milano. Da qui nacque un incontro di anime.

  • Conoscere Alda Merini è stato come un temporale estivo, improvviso che rende l’aria tersa, di un nitore rinnovato; come un canto alla vita
  • Così mi disse Aldo Colonnello al telefono, con emozione e amicizia verso la donna immensa che è stata Alda Merini.

Oggi ricorre il loro onomastico, il pensiero va al mio amico e maestro Aldo Colonnello, al quale ribadisco, anche in questa occasione, il mio grazie per aver aperto davanti a me le porte del meraviglioso mondo meriniano e per essermi stato da guida, dedicandomi tempo prezioso per realizzare il desiderio di scrivere della Signora Poesia: Alda Merini.

E alla mia amata Poetessa, alla quale ho dedicato molti versi in questi anni, pubblicati nelle tante Antologie a tema sociale a lei dedicate.

Il posto della luna (scritta il 10 gennaio del 2020, in occasione del Suo onomastico)

Scrivo di lei per come l’ho amata

libera,

col sole in fronte

nel suo ridere gioconda

suono di campane

allegramente.

Scrivo,

della farfalla variopinta che volteggia gioiosa

mentre la vedo ancora volare

nell’immenso cielo della poesia.

Le farfalle

Oh le farfalle! Le ho sempre amate,

vivono un giorno forse

ma in un giorno son libere per l’eternità.

Scrivo della donna libera,

libera dalla paura di volare sopra le onde della verità.

Scrivo e

i miei versi sono un canto lirico

per l’eleganza del suo esistere

quale sommo poeta nell’umiltà dell’essere.

Canto

di Alda e della sua femminilità.

La poesia

oh si! che la poesia le ha restituito la sacra dignità.

Nel taciturno pensiero

si alza forte una voce,

il coraggio di essere gabbiani in aperto mare,

perché né io né lei

abbiam paura di cadere alzandoci in volo verso la nostra sola libertà

illuminando la notte al posto della superba

splendente

luna