Salvaguardare la salute dei lavoratori e delle lavoratrici della grande e media distribuzione e dell’intera comunità. È con questo spirito che Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil si sono rivolte a Giuseppe Falcomatà, nella duplice veste di primo cittadino metropolitano e di sindaco di Reggio, e, per conoscenza, alla Prefettura. “DPCM – emergenza Covid-19 – orari apertura esercizi commerciali” è l’oggetto della lettera firmata per le tre sigle sindacali rispettivamente da Samantha Caridi, Rita Raffa e Sabrina De Stefano.
«Plaudiamo alle aziende che hanno deciso spontaneamente di attuare le chiusure domenicali, ma, purtroppo, apprendiamo dai rappresentanti sindacali aziendali che alcuni ipermercati all’interno dei centri commerciali continueranno a restare aperti. A quale esigenza primaria giova l’apertura domenicale, considerando che le direttive governative impongono uscite contingentate? Essa appare ancora meno opportuna, visto che piccoli operatori commerciali, negozi di prossimità e di vicinato, volontari e centri operativi comunali in larga parte si sono organizzati con le consegne a domicilio per garantire un servizio capillare e ridurre al minimo gli spostamenti, venendo incontro soprattutto alla necessità dei consumatori in condizioni di fragilità» affermano le sindacaliste evidenziando una difformità di alcune imprese reggine rispetto ad una tendenza nazionale che va verso la chiusura domenicale.
«Inoltre, riteniamo che una chiusura domenicale sia ora indispensabile per garantire una migliore gestione di turni e carichi di lavoro, tempi di rifornimento ed approvvigionamenti dei punti vendita stessi, giusto riposo per tutti gli addetti e tempo utile per procedere ad un’accurata sanificazione degli ambienti di lavoro difficili da garantire con le attuali aperture. Una rimodulazione in questo senso, se tempestivamente assunta, può essere gestita con un preavviso che consenta di garantire, responsabilmente, gli approvvigionamenti e i servizi ai cittadini» spiegano le segretarie provinciali di Filcams, Fisascat e Uiltucs.
«Quindi, valutiamo non opportuna l’apertura domenicale degli ipermercati della grande e media distribuzione, soprattutto considerando che tanti lavoratori e tante lavoratrici sono impegnati in prima linea nei punti vendita operando con disponibilità contingentate dei necessari dispositivi di protezione individuale. Facendo nostre le parole delle più alte cariche dello Stato, che invitano a scelte, anche produttive e commerciali, dettate da criteri di buon senso, responsabilità e prudenze ed esclusivamente finalizzate al contenimento del contagio virologico ed alla tutela della salute, riteniamo non comprensibile l’operato di certe aziende, atto solamente a fare profitto ed aumentare le rendite di posizione sulle aperture domenicali e festive» aggiungono le tre sindacaliste.
«Pertanto, confidando nell’atteggiamento estremamente rigoroso sin qui da Lei tenuto sulla tutela della salute della cittadinanza, la preghiamo di sostenere con convinzione la nostra battaglia dettata unicamente dalla volontà di preservare i lavoratori, le lavoratrici, le loro famiglie e l’intera popolazione e di ordinare la chiusura domenicale a tutte le aziende» è l’appello finale rivolto da Caridi, Raffa e De Stefano a Falcomatà.