L’Unione europea ribadisce il suo pieno sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti.
L’Unione europea ricorda che l’attuazione degli accordi di Minsk da parte di tutte le parti rimane fondamentale per raggiungere una soluzione politica sostenibile al conflitto nell’Ucraina orientale e sottolinea la responsabilità della Federazione russa a tale riguardo. L’UE accoglie con favore la decisione dell’Ucraina di prorogare la legge sullo status speciale per parti dell’Ucraina orientale fino alla fine del 2019.
Ricordando la nostra dichiarazione del 5 novembre 2014, l’UE ritiene che le “elezioni” programmate per l’11 novembre 2018 nei territori non governativi della cosiddetta “Repubblica popolare di Luhansk” e “Repubblica popolare di Donetsk” siano illegali e illegittime e non riconoscerli. L’UE condanna queste “elezioni”, in quanto violano il diritto internazionale, minano gli impegni assunti nell’ambito degli accordi di Minsk e violano la sovranità e la legge dell’Ucraina. Gli accordi di Minsk prevedono esclusivamente elezioni locali che si terranno nel quadro della legislazione ucraina e in base alle norme e all’osservazione dell’OSCE. Queste ragioni rendono nulle queste cosiddette “elezioni”.
Ci aspettiamo che la Federazione Russa faccia pieno uso della sua considerevole influenza sui separatisti che sostiene. Le disposizioni degli accordi di Minsk dovrebbero essere attuate pienamente e senza ulteriori ritardi, iniziando con un cessate il fuoco globale e il ritiro di armi pesanti, in modo da creare le condizioni necessarie per la transizione politica attraverso le elezioni locali che prevedono.
L’UE sostiene gli sforzi di Francia e Germania nel formato Normandia, nonché il gruppo di contatto trilaterale e l’OSCE per facilitare l’attuazione degli accordi di Minsk.
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