LA NUOVA RIVOLUZIONE TECNICOLOGICA E SCIENTIFICA DIFFONDE STATI D’ANIMO DI ENTUSIASMO E INSIEME DI SGOMENTO.L’UOMO STA PER PENETRARE IL SEGRETO DELLA VITA, E LO STA STRAPPANDO, GRADO PER GRADO, ALLA NATURA; PASSO PER PASSO SI STA AVVIANDO ALLA CREAZIONE SINTETICA DELLA MATERIA VIVENTE. SI RIGENERANO I TESSUTI BIOLOGICI E SI PROLUNGA LA DURATA DELLA VITA.CI SI CHIEDE: L’UOMO PUO’ ASCENDERE AL BIBLICO TRONO DI DIO PER PRENDERNE LO SCETTRO? LE TECNICHE CIBERNETICHE STANNO ASSUMENDO LA GUIDA DELL’INTERA PRODUZIONE IN OGNI SETTORE. UN BRANO DELL’APOCALISSE E’ STATO A PREVEDERE LA FINE DEL MONDO CON L’ANNO MILLE,  NEL SECONDO MILLENNIO NON CI SONO STATI I PROFETI RELIGIOSI BENSI’ GLI ANALISTI DI VARIE SCIENZE E DISCIPLINE TECNICHE AD ANNUNCIARE L’APOCALISSE CHE AVVERRA’ PER LE CALAMITA’ NUCLEARI, ECOLOGICHE, DEMOGRAFICHE, ECONOMICHE, EMIGRAZIONI DISORDINATE DI INTERE POPOLAZIONI CHE FUGGONO DA CARESTIE E GUERRE RELIGIOSE E CHE LE NAZIONI RICCHE  LE HANNO DEPAUPERATE E  ADESSO, INGIUSTAMENTE, NON VOGLIONO ACCOGLIERLI. APPARENTEMENTE SI DIREBBE ASSURDO IL PARALLELISMO TRA RIVOLUZIONI SCIENTIFICHE E RIVOLUZIONE DEL MOVIMENTO STUDENTESCO DEL 1968. MA NON E’ COSI’. A GRANDI LINEE CERCO DI ANALIZZARNE I PERCHE’.IL 1968 SCRIVE LO SCRITTORE SAGGISTA E POETA STATUNITENSE PAUL AUSTER E’ STATO L’ANNO PIU’ IMPORTANTE, FOLLE E CONFUSO DELLA MIA VITA, AVEVO 21 ANNI. DURANTE GLI ANNI PRECEDENTI,HO SEMPRE SEGUITO CON ATTENZIONE QUELLO CHE ACCADEVA NEGLI STATI UNITI E NEL MONDO,IN PARTICOLARE,MI INTERESSAVO AL MOVIMENTO PER I DIRITTI CIVILI NEGLI STATI UNITI E DEGLI SVILUPPI DELLA GUERRA IN VIETNAM UNA VERA CATASTROFE UMANA.ANCH’IO PRESI PARTE IN PRIMA PERSONA ALL’OCCUPAZIONE DELL’UNIVERSITA’ AMERICANA.DALL’ASSASSINIO DI MARTHIN LUTHER KING,AGLI ECHI DELLA PRIMAVERA DI PRAGA PASSANDO PER I TUMULTI DI CHICAGO E MI INTERROGAVO SULLE SPERANZE,LE LOTTE E GLI ERRORI DELLA SINISTRA STORICA.ERO UN SOSTENITORE DI UN GRUPPO PACIFISTA CHE SI OPPONEVA ALL’USO DELLE ARMI NUCLEARI MA NON ERO UN ATTVISTA.LO DIVENTAI SUCCESSIVAMENTE.STAVO MATURANDO LA DECISIONE DI FARE LO SCRITTORE E AVEVO INIZIATO A SCRIVERE POESIE E RACCONTI.IL 1967 E’ STATO UN ANNO TURBOLENTO PER LA GUERRA DEI 6 GIORNI IN ISRAELE E DEI GIGANDESCHI DISORDINI A NEWARK,ANEW JERSEY DOVUTI AGLI SCONTRI RAZZIALI.IL SINDACO ITALO AMERICANO HUGH DI NEWARK, SEDUTO ALLA SUA SCIVANIA,CON LA TESTA TRA LE MANI PIANGEVA E NON SAPEVA COSA FARE,ISTINTIVAMENTE,DOPO COMMISE IL GRAVISSIMO ERRORE.  DECISE,INSIEME AI SUOI CONSULENTI,DI FAR INTERVENIRE LA GUARDIA NAZIONALE E LA POLIZIA DI STATO.LA POLIZIA DISSE AL SINDACO:LI PRENDEREMO TUTTI DAL PRIMO ALL’ULTIMO QUEI NERI FIGLI DI PUTTANA GLI DAREMO UNA CACCIA SPIETATA.IN OPPOSIZIONE SI SVILUPPO’ UN GRANDE MOVIMENTO CHE NEL ’68 INNESCO’ UNA ENORME ESPLOSIONE CON L’OCCUPAZIONE DELLE MAGGIORI UNIVERSITA’.GLI STUDENTI NERI DISSERO CHIARO E TONDO AI BIANCHI CHE NON ERANO DISPOSTI A SGOMBRARE LE UNIVERSITA’ E CHE AVREBBERO RESISTITO FINO ALLA MORTE.I POLIZIOTTI SI FREGAVANO LE MANI,ERANO CONTENTI CHE MOLTI STUDENTI CAPELLONI FOSSERO STATI MESSI IN PRIGIONE.LA NOTTE DEL 30 APRILE UNO DI LORO, DOPO AVER PICCHIATO A MORTE ALCUNI STUDENTI, DISSE:DOMANI E’ IL PRIMO MAGGIO E DOMANI NON POTETE PARTECIPARE ALLA VOSTRA MANIFESTAZIONE.SECONDO LA MIA PERSONALE ANALISI SE GLI STUDENTI FOSSERO RIMASTI UNITI LA PROTESTA NON AVREBBE RAGGIUNTO CERTE TRAGICHE PROPORZIONI.I GIOVANI DEL ’68 NON ERANO NE’ ORGANIZZATI NE’ PREPARATI AD UNA VERA RIVOLUZIONE SOCIALE E MOLTO SPESSO DIETRO LE PROVOCAZIONI DELLE FORZE DELL’ORDINE LE LORO AZIONI SFOCIARONO IN EPISODI ESPLOSIVI DI RABBIA DISTRUTTRICE.IMPORTANTE E’ METTERE BEN IN CHIARO CHE IL ’68 LASCIO’ LA SUA EREDITA’:L’INVITO AD ESSERE SEMPRE CRITICI A QUALUNQUE AUTORITA’ SENZA SUBIRE PASSIVAMENTE PER PAURA LE IDEE DEGLI ALTRI ANCHE SE GERARCHICAMENTE SUPERIORI, E IL RIFIUTO DELLA DISUGUAGLIANZA E DELL’ABUSO DI POTERE HANNO MESSO IN DISCUSSIONE LA FUNZIONE IMPORTANTE DELL’EDUCAZIONE E I TABU’ SESSUALI HANNO PROMOSSO L’EMANCIPAZIONE FEMMINILE.(Paul Auster e Virginia Iacopino studiosa di geopolitica e di critica storica delle religioni).

Martin Luther King, pastore battista negro, intelligente, sensibile, divenne presto il difensore e il capo dei negri e pose il problema della loro integrazione nella società americana,ma senza ricorrere alla violenza. Egli predicò la giustizia (e l’integrazione è un problema di giustizia) e alla forza, alla guerra egli fece appello all’amore, al senso della fratellanza.Per questo suo atteggiamento trovò seguaci entusiasti non solo tra i negri d’America che lo seguirono, ma anche tra i bianchi americani e di tutto il mondo.Fu insignito del premio Nobel per la pace come apostolo della non violenza; nel 1964 i negri ottennero la legge sui diritti civili (legge Kennedy) ma si era ancora lontani dalla integrazione. La predicazione di Kimg divenne sempre più pericolosa, e metteva ogni giorno in discussione i privilegi che i bianchi razzisti avevano acquistato in tanti anni di sopraffazione. King,nel momento del suo massimo trionfo, veniva ucciso barbaramente (4 aprile 1968) a Menphis. L’assassinio di King seguiva di qualche anno quello di J.F.Kannedy e precedeva di pochi mesi quello di Robert Kennedy tutti e due colpevoli di aver voluto l’integrazione negra. King aveva prevista la sua fine. Ma i razzisti che hanno eliminato l’uomo che li ammoniva fermamente con dolcezza non hanno potuto e non potranno far tacere il suo messaggio d’amore. La sua “Marsigliese” recita :non ho fatto niente di male/ma nel mio viso si vede il peccato originale/Rosa Parks va a sedersi sul pullman ma l’autista e i passeggeri bianchi la scacciano/allora Rosa si alzò e parlò per tutti:se non posso sedere tra gli altri secondo la legge della mia terra camminerò per strada, camminerò con la pioggia e col sole finchè la legge non sarà cambiata nella mia terra.A parte qualche eccezione notevole anche la chiesa bianca dei luterani, metodisti, battisti, presbiteriani, preti cattolici e ministri del culto israelita che avrebbero potuto essere tra i nostri migliori alleati invece alcuni di loro sono stati i nostri avversari diretti che rifiutano di comprendere il movimento di libertà e gettano il discredito sui nostri capi.Altri sono stati più prudenti che coraggiosi, se ne stettero in disparte a guardare dalle loro finestre,dai loro vetri multicolori delle loro comode case. Questa prudenza è viltà. Ho sentito parecchi casi di comunità religiose istruire raccomandando ai loro fedeli di attenersi alle leggi antisegregazione mentre avrei voluto sentirli dichiarare: obbedire alla legge quando essa è giusta come lo è l’integrazione. Una qualunque religione non può guardare all’uomo una volta come anima (sacro) e una volta come corpo (profano) ma deve guardare l’uomo nella sua interezza. Questo è biblico. La chiesa non si deve rimorchiare alle altre comunità non religiose (partito politico, stato ecc.)deve essere lei ad indicare la via da seguire le più alte vette di giustizia e libertà. Ho girato in lungo e in largo l’Alabama, il Mississipi e altri stati del Sud sia nelle torride giornate d’estate che nei freschi mattini d’autunno. Ho guardato i loro campanili svettanti verso il cielo e i loro edifici imponenti e sempre mi son chiesto: che tipo di gente prega qui? Qual’è il loro Dio? Dove erano le loro voci quando dalle labbra del governatore Barnett uscivano parole contro i negri? Dove erano quando il governatore Wallace suonava la tromba della sfida e dell’odio? Dadie Bernard, uno dei più autorevoli esponenti della cultura negra della Costa d’Avorio, scrive questa stupenda poesia preghiera dal titolo “Il dolore di Hughes”:Ti ringrazio mio Dio d’avermi creato nero,d’aver fatto di me la somma di tutti i dolori,d’aver messo sul mio capo il mondo.Ho la livrea del centauro.E porto il mondo fin dal primo mattino.Il bianco è un colore di circostanza.Il mio nero,il colore di ogni giorno.E io porto il mondo fin dalla prima sera.Io sono contento della forma del mio capo fatto per portare il mondo dall’alba al tramonto.Soddisfatto della forma del naso che deve fiutare tutti i venti del mondo.Felice della forma delle gambe adatte a correre tutte le tappe del mondo.Ti ringrazio mio Dio d’avermi creato nero,d’aver fatto di me la somma di tutti i dolori.36 spade hanno trafitto il mio cuore.36 bracieri hanno bruciato il mio corpo e il mio sangue su tutti i calvari ha arrossato la neve.E il mio sangue su tutti i levanti ha arrossato la natura.Io sono tuttavia contento di portare il mondo,contento delle mie braccia corte che hanno lo spessore delle mie labbra.Il mio riso sul mondo nella notte crea il giorno.Questa poesia ci insegna che:il fatto di essere segregato e separato dai bianchi,perseguitato,guardato come una bestia rara non impedisce a Hughes di ringraziare Dio.In questa poesia c’è il senso di profonda rassegnazione,tuttavia da essa si leva una protesta più forte di una rivolta che interrompe i sogni troppo tranquilli dei bianchi che sono in definitiva i responsabili delle pene dei negri.Nel 1900 sorsero le chiese negre cristiane,furono senza dubbio “emotive”.I fedeli battevano i piedi,strillavano,correvano avanti e indietro,agitavano le mani,piangevano e ridevano,cadevano in trance.Erano convinti che senza queste manifestazioni non potevano avere alcuna comunicazione con Dio.La chiesa divenne il loro centro di vita sociale ma non fu completamente d’aiuto nelle loro difese per proteggerli dalla supremazia bianca per cui i conflitti razziali e le violenze non cessarono.Non esiste alcuna superiorità del bianco sul nero ma una qualità differente del ritmo intellettuale.I neri hanno una sensibilità profonda che si accompagna ad una  reattività immediata,ad una potenza d’emozione che conduce all’assimilazione  intuitiva dell’oggetto del mondo esterno,questa reazione si oppone a quella discorsiva dei bianchi,filosofica a volte parolaia,aggressiva,odiosa.Lo scrittore Ezio Mauro nel suo libro “L’uomo Bianco” ci fa da guida nel raccontare la teoria della supremazia xenofoba fascista dell’uomo bianco. Luca Traini (detto lupo) perfettamente in grado di intendere e di volere ha sparato e ferito 6 persone nere,caso limite ma non isolato.Interrogato perchè l’avesse fatto,rispose:per il colore della pelle.Ha utilizzato l’insulto e l’odio dicendo che esprimeva la sua idea politica. Le offese al culto liturgico come fa Salvini lasciano senza fiato,senza parole. Oggi alcune chiese cristiane sono sulla cattiva strada quando in un matrimonio è un cane, applaudito da tutti, celebrante compreso, che porta gli anelli agli sposi, quando parecchi ragazzi in tutù con nastri  colorati, davanti all’altare attendono la venuta del celebrante, quando a ritmo di samba ragazze in calzamaglia ben aderenti,con musica adeguata preparano l’altare per il rito eucaristico in un matrimonio, il prete improvvisa una danza con gli sposi molto simile ai baccanali. Lo scrivente di questi episodi si rivolge per avere chiarimenti, a Don Silvano Sirboni parroco docente di liturgia e si chiede come mai nessun vescovo interviene per fermare questa deriva. Smarrito e confuso non sa ancora con quale parte schierarsi.Il 1968 resta una data cruciale nella storia del dopoguerra.La linea su cui si muove il Partito Comunista Italiano è quella di una via italiana al socialismo la quale ha come obiettivo la costruzione di una democrazia socialista che pone fine allo sfruttamento del lavoro per garantire effettivamente l’uguaglianza di tutti nella pienezza dei diritti democratici e crea le condizioni per il libero sviluppo della personalità al di fuori di ogni costrizione dovuta alla miseria,allo sfruttamento,alla tirannide o al predominio politico e sociale su i deboli per arrivare al socialismo con l’unione di tutte le forze operaie e democratiche,laiche,cattoliche,con una pluralità di contributi che partiti,organizzazioni,forze politiche e sociali possono recare utilità in una gestione di stato socialista.Nei moti del 1968 chi agiva non scriveva documenti,e i resoconti della stampa e della televisione erano particolarmente menzogneri.Caso unico, nel rispetto dei fatti, fu l’Espresso.I giornalisti Ingrid Colanicchia e Giacomo Russo Spena nel loro articolo “una tigre di carta”contro gli studenti scrivono:fin dai primi giorni del 1968 i giornali italiani lanciano una vera e propria campagna denigratoria nei confronti del movimento.A fare da megafono è lo scritto di Pier Paolo Pasolini nel quale l’intellettuale solidarizza con le forze dell’ordine per quanto era successo alla facoltà di architettura dove 4000 studenti contro 2000 tutori dell’ordine si scontrano per 47 giorni. Queste sono le parole che Pier Paolo Pasolini scisse all’indomani della battaglia di Valle Giulia:Mi dispiace giovani comunisti la polemica contro il P.C.I.andava fatta nella prima metà del decennio passato siete in ritardo miei cari.Non ha nessuna importanza se allora non eravate nati,peggio per voi.Adesso i giornalisti di tutto il mondo si leccano,come ancora si dice nel linguaggio goliardico,il culo.Io no,cari.Avete facce di figli di papà.Vi odio come odio i vostri papà.Buona razza non mente.Avete lo stesso occhio cattivo.Siete pavidi,incerti,disperati.Benisimo ma sapete anche come essere prepotenti,ricattatori sicuri e sfacciati,prerogative piccolo borghese.Quando ieri avete fatto a botte con i poliziotti io simpatizzavo per loro figli di poveri contadini.Il loro modo di essere stati bambini e ragazzi io lo conosco bene.La madre incallita come un facchino,o tenera per qualche malattia come un uccellino.Così come sono alcuni dei loro fratelli.Le casupole rosse in terreni altrui,lottizzate, sono basse cloache.E poi guardate come li vestono,come pagliacci con quella stoffa ruvida che puzza di rancio.Non hanno sorriso,no hanno amicizie ecc.Ma cosa intendeva il poeta delle borgate che alimentò un dibattito internazionale?Oggi l’abbiamo capito attraverso la selezione di documenti.Voleva dare l’avvio al dibattito tra tutti gli intellettuali che parteciparono ai moti del ’68.Sintetizzo quanto raccontano molti illustri personaggi che in prima persona parteciparono al movimento studentesco:1)Andrea Camilleri lavorava alla Rai come regista teatrale eppure ha vissuto il movimento da vicino,a contatto con gli studenti durante le occupazioni del centro sperimentale di cinematografia e dell’accademia nazionale d’arte drammatica.Lo racconta anche con episodi tragico comici.Ebbe l’impressione che il ’68 era arrivato esattamente al momento giusto,quando doveva avvenire.E le università occupate erano lo spazio del sapere,dove i giovani studiavano e dove si formavano gli intellettuali.Il ’68 non nasce operaio ed è proprio questo che gli interessava e non nascondeva che riponeva grandi speranze.Il tentativo di sgombero da parte della poizia fu immediato ma non riuscì perchè gli studenti resistettero e misero addirittura dei lucchetti molto grandi al cancello che rendevano difficile,a meno che non si usassero le armi,l’accesso alle forze dell’ordine.Gli studenti non cacciarono via i professori ma furono loro a spaventarsi e ad andare via.Camilleri ricevette un’accorata telefonata da Gian Maria Volontè che lo invitò a recarsi all’accademia per tenere un’assemblea.Accettò immediatamente poichè questo gli avrebbe permesso di entrare a contatto con gli studenti che avevano espresso questo desiderio.Invitarono come insegnante Dario Fo che tenne una lezione.Ricordo che gli studenti rimasero delusi perchè li aveva rimproverati che avevano cacciato Orazio Costa l’unico maestro da cui avrebbero potuto imparare qualcosa perchè era più a sinistra di loro definito cristo-maoista.Verso mezzogiorno decise di lasciare l’accademia ed entrò in un ristorante.Ordinò una amatriciana e mentre mangiava alcuni giovani gridarono:camerata Caradonna vai via ciò perchè egli,esponente del Movimento Sociale Italiano guidò circa 200 militanti che attaccarono la facoltà di lettere per fermare l’occupazione del movimento studentesco.Camilleri non sapeva che quel ristorante era la mensa dei fascisti.2)Luciana Castellina afferma:il ’68 fu un movimento colto non spontaneo che si proponeva la crescita culturale,sociologica al pari di quella americana,inglese e tedesca.All’interno della federazione giovanile comunista si stampava il settimanale Nuova Generazione che io diressi.Gli articoli riguardavano in particolare la politica internazionale e il ruolo dell’Unione Sovietica e i movimenti di liberazione dell’Algeria e del Vietnam.Il partito comunista italiano criticò l’invasione di Praga ma non dichiarò con chiarezza l’errore di questa occupazione.Fu questo motivo che io,Lucio Magrì , Rossanna Rossanda,Luigi Pintor e Valentino Parlato fummo espulsi col decisivo voto di Giuliano Ferrara.Si formarono piccoli gruppi e ognuno di essi agiva nelle diverse facoltà. Così potere operaio era forte alla facoltà di chimica-fisica,lotta continua alla facoltà di lettere,il Manifesto a medicina.L’assemblea del collettivo si teneva a Firenze nel collegio dei gesuiti Stensen.Anche Lucia Annunziata della federaziione salernitana del Manifesto faceva parte del nostro gruppo.Il Manifesto ebbe subito una grande popolarità anche tra i sessantottini degli altri paesi.In Italia buona parte dei sessantottini si era spostata alla Fiat per cui il movimento fu operaio quasi subito e lavorò con i metalmeccanici della Fiom,Fim,Uilm.Bruno Trentin era il segretario della Fiom,Pierre Carniti della Fim.L’ottenimento delle 150 ore fu una battaglia mirante al riconoscimento della possibilità per i lavoratori di usufruire di un monte ore retribuito al fine di ottnere un titolo di studio.3)Karl Dietrich Wolff  afferma che il ’68 non abbia raggiunto gli obiettivi che molti dei suoi esponenti si prefiggevano primo fra tutti l’abbattimento del sistema capitalistico,ma non significa affatto che abbia fallito.Anzi,grazie a quel movimento si è creato lo spazio pubblico per parlare di quello che era accaduto durante il nazismo.Ciò è servito per prendere precise posizioni contro il razzismo.3) La scrittrice Sveva Casati Modignani scrive:il mio ’68 è stato nel 1958,cioè con dieci anni di anticipo rispetto ai movimenti femministi è stato anche solitario,io ero sola contro un mondo cristallizzato che ancora viveva secondo i modelli dell’800.Sesso in casa mia era una parola che non si pronunciava.Fino a 18 anni non avevo mai visto un uomo nudo. Grossomodo,sapevo che era fatto diversamente da una donna,che aveva un pisellino.In mia presenza anche mia nonna e mia mamma portavano al massimo la camicia da notte.Poi a 18 anni mi sono innamorata e ho capito che l’idea di un rapporto intimo mi eccitava molto perchè gli ormoni si facevano sentire e quando il ragazzo mi disse che non c’era nessuno in casa sua e quindi dovevamo fare quella cosa,lui iniziò a spogliarmi,accarezzandomi,ed io cominciai a spogliare lui e poi vidi quell’obbrobrio orribile…ho visto delle escrescenze a forma di palla e mi sono detta o Dio questo è malato.Immediatamente mi sono rivestita e sono scappata urlando giù per le scale.Il giorno dopo il ragazzo mi affrontò dicendomi tu sei pazza.E io ho risposto tu hai una malattia vai a farti curare.Successivamente ho avuto la patente di puttana pur essendo andata a letto, in tutta la mia vita ,solo con l’uomo padre di mio figlio.Quindi una donna poteva essere infame,cattiva,assassina ma non poteva assolutamente perdere l’onore perchè la verginità era considerata un valore indispensabile per arrivare al matrimonio ed era su questo valore che le figlie femmine venivano educate.4)L’attrice teatrale e cinematografica Piera Degli Esposti racconta il clima culturale di quegli anni attraverso l’incontro con Pier Paolo Pasolini e con Gigi Proietti.Insieme a loro si lavorava,si discuteva,si litigava anche ma sempre con un forte scambio di passioni e di idee.Il ’68 è stato un anno senza solitudine,con errori,con scelte estreme ma è stato un continuo vivere insieme.Sono stata a scuola con Lucio Dalla e amica di tutti i jazzisti e i cantanti.Per me era molto importante essere canterina e,essendo figlia di un sindacalista,andavo in piazza gridando i propri diritti.5)Renzo Piano, architetto e senatore a vita,- racconta di aver vissuto il ’68 con impegno civico e con una missione sociale.Conducevo una doppia vita studiavo e andavo a fotografare le fabbriche della Falk.La notte,invece,partecipavo all’occupazione della facoltà di architettura.Si andava per discutere,chiacchierare,socializzare.Più che parlare,io ascoltavo.Camilla Cederna ci portava cioccolattini che sparivano in un istante.Ancora oggi,quando mi trovo in un edificio pubblico,mi commuove non solo l’architettura ma soprattutto l’entusiasmo che quell’edificio riesce a sollecitare nelle persone.6)Il missionario Alex Zanotelli si schierò contro il sistema economico che affamava il sud del mondo,contro il commercio di armi e con i baraccati nell’inferno di Korogocho.Non ebbe quindi modo di vivere in prima persona quei movimenti studenteschi animati da giovani in Europa e negli Stati Uniti.Cercava di racimolare notizie sulle manifestazioni in Francia,in Italia ecc.In Sudan dove si trovavanon c’erano avvisaglie di questo tipo e visse quindi in un contesto totalmente islamico.All’inizio fu per lui un bel problema perchè,venendo dagli Stati Uniti dove ancora c’èra una cultura antiislamica non gli fu facile inserisi.Simpatizzava,essendo trentino,con gli studenti della facoltà di sociologia che avevano occupato l’università.Oltre agli studenti il movimento veniva animato da seminaristi e sacerdoti che avevano una teologia aperta in antitesi a quella italiana.La testimonianza di Don Lorenzo Milani con la sua lettera “L’obbedienza non è più una virtù” mi scosse profondamente perchè Don Milani era una spina nel fianco della chiesa che lo vedeva come un pericolo per la comunità cattolica.Era una voce che finalmente usciva dal coro e fu uno dei primi ad avere coraggio di dare un taglio netto ad alcuni concetti della tradizione ecclesiastica.Erano gli anni delle brigate rossa successivamente ancora chiamate brigate rosse.Volevano fare il salto nella lotta armata pensando di poter cambiare le istituzioni con le armi in pugno dato che i movimenti delle piazze non erano riuscite.Molti di loro provenivano dall’azione cattolica.7) Il genetista e biologo molecolare Edoardo Boncinelli aborriva la politica. Racconta:eppure per oltre un mese sono stato capopopolo di un’occupazione.Poi,però,cominciai a sentire alla radio e a leggere sui giornali che l’Iistituto Internazionale di genetica e biofisica di Napoli,presso il quale ero borsista,stava diventando “un laboratorio nazionale”perchè alcuni ricercatori incominciarono a ribellarsi in quanto gli occupanti pretendevano che le pulizie degli strumenti venissero fatte non solo dal tecnico ma anche dal professore ricercatore tra questi c’era Ferruccio Ritossa scienziato laureato in agraria.Si pensò di chiedere aiuto al partito comunista per mettere pace.Venne Giorgio Napolitano,fece dei discorsi abbastanza ragionevoli ma non venne ascoltato perchè gli occupanti erano di sinistra a modo loro non ci riuscì a convincerli nemmeno Massimo Caprara che era stato il segretario di Togliatti.L’assemblea era talmente arrabbiata e focosa che se la prese con tutti.Si ritenevano superiori a noi.Tra di loro seguirono grandi discussioni e litigi che non avevano nessun senso e finivano con ripicche personali.8) Nicola Piovani pianista,compositore e direttore d’orchestra si fece volentieri trasportare da quel flusso rivoluzionario e compose per i cinegiornali canzoni che si cantavano in corteo.Molti sono stati illustri personaggi che hanno vissuto e raccontato il loro ’68 movimento rivuluzionario internazionale ma sarebbe lungo elencarli tutti.L’emerito Papa Benedetto XVI il 27 maggio del 2007,giorno di Pentecoste,scrisse una lettera ai cattolici cinesi.A grandi linee ricorda quanto stabilì il Concilio Vaticani II.Mette in evidenza che negli anni 50 si crearono organismi statali per gli affari religiosi controllati dal governo.La rivoluzione culturale di Mao era tollerante verso le religioni ma, secondo il Papa,era giusto che essa non doveva interferire sullo stato laico.Alcuni Vescovi,però,non accettarono il controllo ciò provocò molte tensioni con quelli che accettavano la legge che prevedeva anche la registrazione dei luoghi di culto e la richiesta del certificato di appartenenza alla chiesa.L’Emerito fa numerosi appelli affinchè i fedeli vivano con passione per essere così testimoni del Cristo crocefisso e risorto.Raccomanda la missione di evangelizzazione con la consapevolezza che nel proprio campo la comunità politica e la chiesa sono indipendenti ed autonomi l’una dall’altra ma entrambi devono tra loro collaborare.Entra nel merito degli scandali e degli abusi sessuali ad opera di Vesconi,Presbiteri,persono consacrate e fedeli laici cristiani.Tutto ciò in Germania fu diffuso nelle strade,nelle stazioni ferroviarie per opera della ministra della salute che fece produrre un film informativo costituito da reali documenti pornografici.Grande era la massa di persone che si fermava ad assistere alla proiezione.Afferma che tra le libertà della rivoluzione studentesca del ’68 c’era anche quella sessuale che non tollerava più alcuna restrizione.Trascura però ignorando che l’esasperazione delle devianze sessuali avvennero soprattutto perchè l’internazionale nera,una delle più misteriose organizzazioni terroristiche europee ha operato nell’ombra beffando giudici e tribunali.Il leader più carismatico di tale organizzazione era il cattolico religiosissimo Guerin Serac che combattè in Corea,Indocina e Algeria.Di Guerin non si hanno, dal 2006,più notizie.A questo gruppo appartenevano intellettuali che si dedicavano allo studio di tecniche di sovversione marxista.Lo schema d’azione era sempre il medesimo:infiltrazione all’interno dei gruppi di sinistra e distribuiva gratis il Palfium una morfina sintetica prodotta dall’istituto chimico farmaceutico militare di Firenze che lavorava per le forze armate.Bruno Blumir,uno dei massimi esperti di tale fenomeno nel suo libro “Eroina” scrisse:dal febbraio 1973 il centro antidroga del comune di Roma comincia a ricevere i primi casi di intossicazione della morfina sintetica soppiantata poi dalla nuova sostanza eroina.I mafiosi dell’eroina controllano un’elevata quota del suo mercato e per alzare il prezzo fingono carestie della merce.Per saperne di più dell’internazionale nera,invito all’attenta lettura del libro di Andrea Sceresini giornalista di Sondrio che lavora per la 7.E’ autore di molte inchieste e reportagi di guerra per il Fatto Quotidiano,l’Espresso e la Stampa.Benedetto XVI,teologo,non ammette la teoria della relatività che giorno per giorno diventa concreta attraverso l’esplorazione dello spazio per arrivare che la vita non esiste solo sulla terra come afferma la Genesi.E’ stato Einstein che elaborò il principio della relatività ristretta secondo la quale ogni evento che si verifica nello spazio e nel tempo è matematicamente individuabile mediante le tre coordinate spaziali e la quarta coordinata che fissa l’istante in cui l’evento è avvenuto.Mentre il teologo Benedetto XVI rappresenta il dogmatismo astratto e fondamentalista della dottrina cristiana,Papa Francesco parte dalla realtà per cui giustificherebbe il relativismo.C’è da preoccuparsi,il Vaticano è imbarazzato perchè aumentano i cattolici convinti del relativismo è come dire che può esistere un mondo senza Dio in cui non può avere senso e i criteri del bene e del male non esistono così come vengono predicati dalla teologia morale per cui oggi la chiesa viene in gran parte vista come un apparato politico.Sostanzialmente significa che bisogna finirla di perseguitare gli atei devoti.Nel 2001 il Cardinale Carlo Maria Martini scrisse:La nincuranza e la leggerezza ostentata è anche da chi avrebbe avuto la responsabilità di giudicare e punire gli atti di vandalismo e disprezzo del bene pubblico.Chi getta oggi il sasso e si sente impunito domani potrà buttare la bomba e impugnare la pistola.Tornando al ’68 il giudice Giancarlo Caselli condivideva la posizione del Cardinale che gli fu da guida per capire con rapida riflessione i brigatisti “rossa” che volevano spaccare la sinistra loro avversaria.Il giudice Caselli sebbene sia in pensione ancora oggi espone mettendo in rilievo la verità di lotta continua e potere operaio.Fu contestato ed espulso da magistratura democratica e successivamente reintegrato.Caselli ha scritto il libro intitolato “La verità del processo Andreotti” in esso in modo dettagliato e con chiarezza scrive della Pia politica imprenditoria,accenna anche a Marcello Dell’Utri.Coloro che sono stati miopi,giustificazionisti o indulgenti non hanno contribuito a fermare quei “giovani” che poi fecero cose molto più gravi.Non erano funghi fuori stagione.Sono nati nell’università cattolica di Trento e crebbero nel loro codice di violenza.Don Milani,come scelta estrema indicò ai giovani e ai cittadini che volevano far cessare tutto ciò che era ingiusto la disobbedienza e l’obiezione di coscienza.Proponeva non di scardinare l’ordinamento legislativo con atti di ribellione anarcoidi o violenti e men che mai con lotta armata.Costituzione e Vangelo erano i due capisaldi dell’insegnamento di Don Milani.L’università cattolica di Milano era nata con obiettivi particolari.Doveva creare una elite di potere.Ma nel momento in cui divenne università di massa non si trova più a sfornare poche centinaia di amici laureati.Ma alcune migliaia di studenti non appartenenti alla casta clericale si ribellarono. Perchè lo fecero?L’università aveva aumentato eccessivamente le tasse che loro non si potevano permettere.Questa bella trovata innescò il processo di contestazione.Furono espulsi i promotori dell’assemblea per cui gli studenti non ebbero l’occasione di confrontarsi e di discutere e la chiesa di Sant’Ambrogio continuò,indisturbata,ad essere una potente azienda serbatoio di voti per la Democrazia Cristiana,contributo notevole alla costruzioe “della diga” contro il comunismo.Secondo la mia opinione è la laicità,il non credere l’atmosfera più propizia per un nuovo discorso teologico non ambiguo.I buoni laici coinvolti in attività di vita comunitaria di vero comunismo dovranno essere le persone capaci di portare le necessarie riforme senza repressione morale di nessuna religione.Credere o non credere è solo un fatto soggettivo.