Corleone, nell’ambito dell’iniziativa di BCsicilia “30 Libri in 30 Giorni” si presenta il volume di Massimo Cultraro “L’ultimo sogno dello scopritore di Troia. Heinrich Schliemann e l’Italia (1858-1890)”

Nell’ambito dell’iniziativa “30 Libri in 30 Giorni” si presenta lunedì 15 aprile 2019 alle ore 17,30, presso la Complesso monumentale Sant’Agostino in Piazza S. Agostino, 1 a Corleone, il volume di Massimo Cultraro “L’ultimo sogno dello scopritore di Troia. Heinrich Schliemann e l’Italia (1858-1890)”. Ne parleranno con l’autore: Alfonso Lo Cascio, Presidente Regionale BCsicilia e Angelo Vintaloro, Presidente Archeoclub Corleone. Previsti i saluti di Nicolò Nicolosi, Sindaco di Corleone, Walter Rà, Assessore comunale alla Cultura, Giuseppe Oddo, Presidente BCsicilia Sede di Corleone, Antonio Di Cristina, Presidente Rotary Club Corleone, Angelo Labbruzzo, Presidente Pro Loco Corleone, Antonio Navarra, Presidente Lions Club Corleone. La manifestazione è promossa da BCsicilia, l’Associazione che si occupa di salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali e ambientali in collaborazione con le associazioni corleonesi: Rotary Club, Corleone Antica, Archeoclub Corleone, Lions Club, Pro Loco, e il patrocinio del Comune di Corleone. Per informazioni: Email: segreteria@bcsicilia.it – Tel. 346.8241076 Fb: BCsicilia – Tw: BCsicilia.

Nel 1858 Heinrich Schliemann (1822-1890) compie il suo primo viaggio in Italia da turista ed uomo di affari. Non è ancora il personaggio famoso che il mondo celebrerà come lo scopritore di Troia. Tornerà negli anni successivi girando per tutta la penisola, dall’Emilia fino alla Sicilia e Sardegna, forte della gloria che l’ambiente scientifico gli tributava e con le ricchezze accumulate grazie alle proficue attività commerciali in Russia e negli Stati Uniti. Quale è stato il rapporto tra lo studioso tedesco e l’Italia? Quali i suoi contatti con gli ambienti accademici nazionali, ma anche con personalità del mondo della politica e della cultura? Il libro ricostruisce, attraverso lo studio delle lettere e diari personali conservati nel Fondo Schliemann della Biblioteca Gennadius di Atene, insieme con altre fonti archivistiche italiane presentate per la prima volta, il trentennale sistema di relazioni tra lo scopritore di Troia e l’Italia.

Massimo Cultraro è archeologo, primo ricercatore (senior researcher) presso l’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali (IBAM) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR),  Catania. Dopo aver conseguito la laurea in Lettere Classiche presso l’Università di Catania, si è specializzato in Archeologia preistorica dell’Egeo presso la Scuola Archeologica Italia di Atene. Dottore di ricerca presso l’Università di Pisa, si è perfezionato in Preistoria Egea presso la Scuola di Atene, dove ha vissuto fino al 1999 collaborando ad attività di scavo e ricerche con istituzioni greche e internazionali. Professore a contratto presso le Università di Perugia e di Cagliari (2000-2003), dal 2003 insegna Archeologia e Civiltà Egee a Egee presso l’Università di Palermo e nello stesso ateneo dal 2016 tiene l’insegnamento di Preistoria e Protostoria. Dal 2014 è docente di Archeologia Egea presso la Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università Statale di Milano.