Così nel modo più lineare, it titolo che ingloba il prologo

Senza aggiunta dii salacità del tipo punti esclamativi o di sospensione in piena libertà di scelta ,come imperscrutabile vanto della  intrusiva I.A., direttamente asinina alla fonte,praticamente acritica  dal tempo della ragion pura.

 Se non fosse chiaro a sufficienza asinum asinus fricat mai più  pertinente un  respiro latino  che si imbatte con empatica combutta in quella sceneggiata di Apuleio,il suo già detto asino d’oro dal potente raglio umano  nel corso di orfiche metamorfosi  narrate con sovrumana ricchezza immaginosa.

Intorno un  gaio  via vai di  invasioni barbariche  sotto mentite spoglie di sigle algoritmiche raccattate nei crocicchi della conoscenza o, vieppiù, in qualche mercatino dell’usato sicuro,osando,della cultura giusto a buon mercato!!

 La terza c ,da escludere ogni similitudine con le abituali intitolazioni scolastiche, potrebbe facilmente chiamare in causa la civiltà sempre più in via di esaurimento con aggiunta facoltativa di c-cortesia, questa  ingombrante  lettera consonante  impossibile da  pronunciarsi, del resto come le sue consorelle di antica indole, senza l’aiuto delle vocali.

La quale sembra detenere il monopolio dei vocaboli addetti a segnalare le buone maniere che furono,sic!

  Di contro,l ’era attuale é presieduta  dalla  ultima  in alfabeto  ossia lettera consonante z  peraltro stante a indicare con ambigue risultanze schiere di oppositori,(il’68 in quale girone si trova attualmente?!) anch’essa appannaggio,o dovrebbe, di dizionari di chicche in lingua mai paghi di su/sopportare incalzanti cattive abitudini da apprendimento.

Ovviamente non nel senso ormai vizzo di buona educazione socio-cultural-letteraria,che intricati intrecci,bensì in quello di ultima fermata o capolinea in prossimità di piattaforme  sulle quali,personae più che mai dramatis, accedere senza dichiarare le proprie generalità, all’incrocio tra physio-digital con qualche pioviscolo di quantistica che negli ultimi approcci in materia si intrufola più o meno (in)desiderata in ogni pertugio trovato libero all’uso da cui far capolino come il collaudato sale nella minestra….

                             L’ultima era buona……

Si potrebbe ripartire da qui con sufficienti probabilità  di parare i colpi di sguaiatelle espressioni che ormai tralucono,grondano a fiotti da situazioni sempre più intraducibili con parole povere  come raccomandavasi un tempo  all’alunno/a in difficoltà da parte del maestro/a…

Aperta parentesi graffa ossia quella risolutiva : prima o poi bisognerà finirla con questi contorcimenti che nulla hanno di corrispondente con la grammatica, perlomeno quella italica

 alla Lipparini ,glottologo di specchiata fama,che neanche le spire del boa  così stringenti!!

Chiusa parentesi graffa  e di nuovo in tema ,fermo restando che già  in evi arcaici l’ostacolo veniva agevolmente superato a mezzo genere neutro  per cui nulla a pretendere come si suol dire,né all’epoca né ora!

Con tutto il dovuto rispetto, allocuzione che  nei famosi ai miei tempi predisponeva a ricevere paternali tra capo e collo, a maggior ragione sarebbe stolto ingenerare comportamenti pregiudiziali  che i social, pervasivi all’ultima protervia pseudomorfa, sarebbero ben capaci di “castigat ridendo mores” magari è troppo pretendere da loro la pratica di lingue nobilmente snodate in virtù di   un utilizzo millenario ma non si può  mai sapere…

Ciò non toglie che l’alternativa possibile rimanga quella di …

 inchinarsi come sempre a  Sua Signoria la  padronanza del nulla lessicale/linguistico che  pervade i siti perfino fièri di ciò, come cambiano i gusti!

In altri termini ,va da sé che l’ineluttabile,a volte, avanzamento dei lavori, leggasi progresso, leggasi evoluzione,si continui a leggere…della specie…vada assecondato che banale ovvietà,pleonasmo consentito?!, di certo non a discapito  dell’integrità della Creazione ,toh ancora una c che più maiuscola non si può, ove le umane benignità si puntellano con successo dai duri inizi ominidi,alle sempre miracolose funzioni cognitive.

Quale  superna ambizione in fase odierna  ci si va gingillando, con sano sprezzo del pericolo, circa l’ipotesi di parziale, ,sinora!!,delega  a favore di cerberi intelletti predatori dotati di una sicumera  capillare senza limiti,  se non quelli voluti dal povero solitario raziocinio ,pronti a ghermire  i delicati circuiti  di libera espansione creativo/cerebrale .

                 In finale di puntata con facoltà di epilogo

Si consiglia normale ,aggettivo ormai improvvido,cautela  nell’esercizio  del comprendonio folgorato  sulla via di….chip, paventando un qualche incontrollabile effetto da macchietta alla polipo,il caro vecchio medesimo che con religiosa precisione viene sbatacchiato sul tavolo possibilmente di marmo dai cuochi più esperti così  cucinieri improvvisati,che ricordi paterni!,allo scopo di  ammorbidirne il sapore di suo pregiato…

Niente appelli, come una volta, alla fanta-scienza:l’una.stessa radice tematica di fantasia non ne possiede più  il necessario estro capriccioso,l’altra è ormai  oberata da gravosi impegni tecno   con  cui tenere il passo!