M. Violi

Nello scenario da cineteca l’ improbabile sculettare  di Jerry/Dafne  diviene una vera e propria leccornia   di visionaria  recitazione, non appena la voce scapricciata di uno tra i protagonisti, al secolo Jack Lemmon, rotola quelle poche sillabe con voce querulo/femminina addosso alla spumosa più che mai, Marilyn /Zucchero mentre  sta per ammaliare il suo  miliardario appena scovato in spiaggia !

Va da sé che l’ oggetto su nominato ,per essere trasportabile secondo rigorose leggi fisiche,ovvero corrispondendo alla perentoria ingiunzione di cui al titolo, deve all’istante tramutarsi in un adorabile ammennicolo da appendere al  vistoso braccialetto  che la leggiadra star sfoggia nel corso del film, nonché costosamente insostenibile sotto il datato profilo del  consumo a fiumi  di carburante  formato conchiglia…….

Talmente perfetto da non essere perfettibile….

Pure… poiché , all’unanimità ,il mondo va avanti…già sentito,  in quali e quante occasioni si può ipotizzare dalla evidente profondità  di eco-pensiero filosoficamente corretto che da più parti  permea di sé i diversi settori  di ultima generazione, va trovato al più presto un succedaneo alla fortunata immagine, ancora fragrante , dopo  tutto questo tempo, di ineguagliabile brillantezza scenica.

Solo non è facile…

Intanto  esso,l’erede, per così dire ,di cotanta grazia  deve risultare in linea con gli ormai surriscaldati parametri  social-digitali,tra valanghe di posizioni,più o meno di gradimento/like, scaricate al ritmo oppressivo e ossessivo impresso dalla infinita velocità di  gigabyte da smartphone,non altri che  il cellulare, espressione entrata nell’uso corrente a pranzo e a cena ….

Qualcuno più impavido  si spinge fino a ragionar di  zetta ,sempre appiccicato a byte,ovvero unità di misura  ben più capiente  per la raccolta dei dati o  data da  far passare al setaccio  a cura del solito ficcanaso loga/algoritmo che da ultimo non disdegna la collaborazione di biscottini  di varie generalità.

 A questo punto che  cosa può esistere  di equivalente  da portarsi  dietro,  sempre nel solco  del titolo,  che conservi le medesime fantastiche e fantasiose capacità di evocare plastiche messe in scena con un pizzico di levità per così dire  scandalosa al punto giusto….

Non resta che provare, possibilmente senza addentrarsi in cervellotiche  ricerche da Pico della Mirandola, più modestamente ai giorni nostri da normale comprendonio in rete onnipresente (e vai…) e se poi le aspettative dovessero andare deluse ci penserà il solito   superbonus in grado di  accorrere e soccorrere,  con relative promesse  da mari e monti !

Viceversa, non sta scritto da nessuna parte che l’operazione di  tirarsi dietro  ad uso compagnia,un qualcosa nei termini su declamati ,debba necessariamente riguardare un preciso oggetto ,da sogno o da desiderio,nelle attuali emergenze meglio non esporsi!

Per la bisogna  si potrebbero chiamare in causa con uguale successo  ultra modelli di connessione su base sempre più audio/ vocale,quasi subornando  ,termine eccessivo?!,  l’uso dei social praticamente   divenuto  un classico, sotto gli stessi occhi  a volte obnubilati, degli utenti   globalmente adusi a dimestichezze tecno- immateriali che non comportano l’immantinente presenza corporea nella comunicazione.

E qui entra in gioco un gergale “porta” ,alla lettera, “il tuo…podcast” …

Poco fascinoso? Al contrario….

Pare che addirittura sia roba da festival magari con il rituale Red Carpet,tappeto rosso in ossequio ai recenti suggerimenti dell’Accademia della Crusca!

 Che altro si può escogitare/digitare  per  non capitolare di fronte alla consapevolezza di essere sideralmente lontani da quella  sorta di  amenità cosi  conchiusa in sé da non lasciare spiragli imitativi…….

Ne consegue pertanto …

Aut Caesar aut nihil  supremo presupposto che,  declinato sul momento, si può benissimo applicare con inarrestabile intuizione interpretativa, a tutta una congerie  di odierne circostanze per nulla  olografiche, anzi dannatamente reali, se si consente l’espressione, tali da evocare con intenti salvifici  il quasi lirico yacht che ha dato inizio , suo malgrado,perfino a sua insaputa,a queste brevi digressioni cine-socio-culturali.