Il “Dissoluto punito ossia il Don Giovanni” è il secondo frutto della collaborazione fra Wolfgang Amadeus Mozart e il librettista Lorenzo Da Ponte (dopo “Le nozze di Figaro”, e prima di “Così fan tutte”) è considerato non solo uno dei massimi capolavori dello stesso genio austriaco, ma una delle opere più importanti della storia della musica e dell’intera cultura occidentale. La sua popolarità, infatti, non è mai svanita nel corso dei secoli: l’opera anzi ha continuato a godere di grande favore, stimolando l’interesse e l’attenzione di artisti e intellettuali anche nell’Ottocento, periodo in cui gli altri lavori di Mozart erano spariti gradualmente dalle scene per essere poi riscoperti nel corso del ventesimo secolo. Basti citare Gustave Flaubert (“Le tre cose più belle che Dio abbia fatto sono il mare, l’Amleto e il Don Giovanni di Mozart”) e Charles Gounod (“Il Don Giovanni è un lavoro senza macchia, di ininterrotta perfezione”, citato da Søren Kierkegaard). Fra i maggiori ammiratori dell’opera ci fu anche Pëtr Il’ic Cajkovskij che, trovandosi davanti al manoscritto originale del musicista austriaco affermò di sentirsi “in presenza della divinità”. Di fatto mai uscita dal repertorio, è ancora oggi una delle opere più rappresentate nei teatri di tutto il mondo.
La messa in scena dell’opera di Mozart che verrà presentata a Reggio Calabria venerdì 23 novembre alle ore 20.30 e domenica 25 novembre alle 17.00 per il festival “Alziamo il Sipario” promosso dal Comune di Reggio Calabria e per “Rhegium Opera Musica Festival”, è il punto più alto di un percorso ormai biennale che, grazie all’Associazione Traiectoriae e al suo Direttore Artistico Domenico Gatto, ha riportato l’Opera e la lirica al centro della scena culturale della città e della Regione. Un percorso grazie al quale il pubblico ha avuto modo, in meno di due anni, di assistere al Teatro Cilea di Reggio Calabria a produzioni di assoluto livello professionale come “Le nozze di Figaro”, “Madama Butterfly”, “Il barbiere di Siviglia”, “Traviata” e “Norma”.
Un percorso non occasionale e un progetto culturale che, fra l’altro, vede per la prima volta operare in sinergia soggetti istituzionali e privati come il Comune di Reggio Calabria, la Regione Calabria, l’Orchestra del Teatro Cilea, il Coro lirico Cilea e l’Associazione Culturale Traiectoriae, quest’ultima, grazie all’impegno del suo direttore artistico, vero elemento propositivo e catalizzatore dell’intero progetto.
Ma ciò che rende questo “Don Giovanni” un evento straordinario e sicuramente unico nell’intera storia della lirica nella città di Reggio è la complessiva assoluta e altissima qualità delle partecipazioni artistiche.
Ad iniziare dal cast che vede la presenza, nei ruoli di Don Giovanni e di Leporello, di Roberto Scandiuzzi e Orlin Anastassov, due fra i “bassi” più importanti della scena mondiale che, diretti dai più grandi Direttori, hanno calcato come protagonisti le scene di teatri come la Metropolitan Opera di New York, l’Opéra Bastille a Parigi, la Royal Opera House (Covent Garden) a Londra, la Staatsoper di Vienna, il Festival di Salisburgo). Occorre sottolineare che Anastassov, eccelso interprete di ruoli verdiani e del grande repertorio russo (memorabili i suoi Attila, Filippo II° e Boris Godunov) debutta a Reggio Calabria il suo primo ruolo mozartiano, una scelta determinata proprio dalla qualità complessiva del cast e dalla stima per gli altri interpreti e per il progetto produttivo.
Il ruolo di Donna Elvira sarà interpretato del soprano Paoletta Marrocu (altra grande voce che nella sua carriera ha calcato le scene dei teatri tra i più importanti al mondo come Amburgo, Barcellona, Berlino, Bruxelles, Firenze, Francoforte, Madrid, Milano, Monaco di Baviera, Oslo, San Diego, Tokyo, Vienna, Washington, Zurigo) ed è stata diretta da nomi del calibro di Metha, Muti, Harding, Luisotti e Oren tra gli altri.
Nel ruolo di Donna Anna è impegnata Liliana Marzano che, dopo una pausa professionale nella sua importante carriera nazionale e internazionale e il suo impegno nell’insegnamento, è tornata prepotentemente sulle scene come protagonista assoluta di Madama Butterfly al Cilea nella scorso febbraio. Un ritorno esaltante per il quale è stata definita dalla stampa “Signora della Lirica”.
A sostenere il ruolo di Don Ottavio sarà il tenore Didier Pieri, un giovane artista in carriera che ha già affrontato il pubblico di importanti teatri nazionali (Genova, Livorno, Novara, Spoleto, Messina) e che dovrà, in quest’occasione, sostenere la sua prova più impegnativa cantando a fianco di artisti di grandissima esperienza come quelli citati.
Il ruolo del Commendatore sarà sostenuto dal basso Vedat Algiran. Infine i due ruoli di Zerlina e Masetto impegneranno interpreti di prestigio, come il soprano Alexandra Zabala e il baritorno Savatore Grigoli. La prima, grande interprete mozartiana che il pubblico di Reggio Calabria ha potuto conoscere nel ruolo della Contessa ne “Le Nozze di Figaro”, è una voce apprezzata internazionalmente che ha già da tempo sostenuto grandi ruoli (Aida, Liù, Donn’Anna, Corinna, Micaela) nei principali teatri e festival italiani ed europei come il Teatro Regio di Parma, il Regio di Torino, il Macerata Opera Festival, il Rossini Opera Festival, il Festival di Edimburgo, il Theatre des Champs Elisées a Parigi. Il secondo – che a Reggio Calabria è già stato protagonista in “Nozze di Figaro”, “Il barbiere di Siviglia”, “Madama Butterfly”, “Traviata” -, grazie alla sua qualità interpretativa e all’elegante duttilità vocale, è un apprezzato interprete sia del repertorio classico (Rossini, Mozart, Puccini, Verdi) che di quello contemporaneo (è stato protagonista in numerose opere contemporanee al Maggio Musicale di Firenze, alla Fenice di Venezia, al Massimo di Palermo).
Questo ensemble di straordinari interpreti e l’Orchestra del Teatro Cilea saranno diretti da un eguale artista di grande livello e prestigio: il Maestro Gianna Fratta. Il suo debutto come direttore d’orchestra avviene nel 1998 e da allora lavora con importanti orchestre in molti casi come prima donna. Tra le principali i Berliner Symphoniker, la Royal Academy di Londra,la Russian Simphony Orchestra, l’Orchestra Sinfonica di Sofia e di Kiev, l’Orchestra del Teatro Nazionale di Belgrado, Maribor, Skopje, l’Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico, l’Orchestra Filarmonica Libanese e molte altre in tutto il mondo. Pupilla del grande direttore russo Yuri Ahronovitch, egli scrive di lei “Non ho mai conosciuto un direttore così giovane e già così dotato di cuore e di braccio”. Suona e dirige nei più importanti teatri del mondo collaborando con i più importanti artisti del panorama internazionale. Il 7 marzo 2009 è stata insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per i risultati da lei ottenuti in campo internazionale come pianista e direttore d’orchestra; e il 18 dicembre 2016 ha diretto in Eurovisione il Concerto di Natale al Senato, nelle precedenti edizioni affidato a personalità come Muti, Maazel e Oren.
Il Coro lirico Cilea vedrà anche in quest’occasione la direzione del Maestro Bruno Tirotta.
Di pari qualità sono le collaborazioni artistiche e tecniche: Alessandro Lai, ideatore dei costumi della serie “I Medici”, allievo di Bruno Tosi (Oscar alla Carriera) e Maurizio Millenotti, collaboratore fra i principali della Sartoria Tirelli ha lavorato per registi come Zeffirelli, Ozpetek, Tornatore, Archibugi. Ha vinto un nastro d’Argento e ricevuto una nomination per il David di Donatello. Altre prestigiose collaborazioni sono quelle del disegnatore luci Gianni Melis (suo il principale apporto tecnico alla Compagnia Momix di Moses Pendelton), di Emiliano Pascucci per le immagini video e di Angelo Ciano per il progetto della scena e le immagini pittoriche.
La regia è firmata a quattro mani da Franco Marzocchi e Sofia Lavinia Amisich. Il primo, formatosi sotto la guida e gli insegnamenti di maestri come il regista Luca Ronconi e il filosofo Marzio Vacatello, è già noto al pubblico di Reggio Calabria per aver diretto “Troiane” di Euripide al Teatro Cilea e per i suoi innovativi progetti di didattica teatrale. La seconda, che unisce al lavoro di regista quello di coreografa, ha iniziato la sua carriera nel 2016 e ha lavorato con diversi acclamati artisti fra cui Marco Baliani, Renato Bonajuto e Vassilios Anastasiou.
“Don Giovanni” è una produzione originale dell’Associazione Culturale Traiectoriae in collaborazione con Orlin Anastassov Foundation e New Bridge Artists.