La mozione presentata in Commissione chiede al sindaco di intervenire presso il Governo nazionale chiedendo di sciogliere i movimenti ispiratori delle violenze dei giorni scorsi
Il gruppo comunale del Partito democratico chiede al sindaco, Giuseppe Falcomatà, di intervenire presso il Governo affinché «sia intrapreso il percorso di scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista, così come previsto dalla XII disp. finale e dalla Legge Scelba». E’ quanto si legge in una mozione presentata dai Democratici oggi, durante la riunione della seconda Commissione consiliare Affari Istituzionali, presieduta dalla Consigliera Angela Martino, dopo i fatti di Roma e l’assalto contro la sede nazionale della Cgil che ha portato all’identificazione ed all’arresto di alcuni militanti di estrema destra. Alla votazione si sono astenuti i Consiglieri di minoranza Ripepi e Caridi mentre il consigliere Rulli ha abbandonato i lavori al momento della votazione.
La presa di posizione dei consiglieri democrats, dunque, segue quella già manifestata dallo stesso sindaco, al quale viene comunque richiesto di impegnarsi «a ritenere Forza Nuova quale movimento di chiara ispirazione neofascista e violento e, come tale, inconciliabile con Io spirito democratico della nostra istituzione». Quella presentata dai banchi del Pd, quindi, è una risoluzione di condanna urgente «da inviare ai Presidenti di Camera e Senato e alla Presidenza del Consiglio».
Nel ripercorrere le fasi più concitate della manifestazione dello scorso 9 ottobre, durante le quali «soggetti appartenenti a Forza Nuova, tra i quali Roberto Fiore e Giuliano Castellino, e ad altre organizzazioni di estrema destra hanno tentato di assaltare le istituzioni dando luogo a duri scontri con la polizia, a numerosi episodi di violenza che hanno determinato molti danni e persone ferite e devastando diverse stanze della sede della Cgil», gli esponenti del Pd ricordano come «la Legge Scelba prevede che, “nei casi straordinari di necessità e di urgenza, il Governo, sempre che ricorra taluna delle ipotesi previste nell’articolo 1, adotta il provvedimento di scioglimento e di confisca dei beni mediante decreto-legge ai sensi del secondo comma dell’articolo 77 della Costituzione”. Grave – ribadiscono i consiglieri del Gruppo democratico, che alcuni componenti della minoranza non abbiano inteso votare questa mozione».
«Ritenuti esistenti i presupposti e il grave pericolo per la democrazia atteso che tale movimento utilizza la violenza quale “metodo” di azione politica – concludono i consiglieri del Partito Democratico – riaffermiamo, fermamente, la nostra solidarietà ai soggetti destinatari della violenza dall’inquietante carica eversiva e la netta condanna senza eccezioni a quanto successo».
Partito democratico RC