Non è facile portare la politica tra i cittadini. Lo sanno bene gli attivisti di Volt Messina, che hanno festeggiato il 12 dicembre un anno di attività; e lo hanno fatto, come di consueto, tra la gente, ascoltando idee e raccogliendo proposte. Con una buona ragione in più: al gazebo organizzato in piazza Unione Europea hanno partecipato anche i volontari di Oxfam Italia, associazione no-profit che si occupa di crisi umanitarie, ed è attualmente impegnata nel sostegno alle popolazioni colpite dalla guerra civile in Yemen.
Pioggia e vento non hanno fermato gli attivisti che, stoicamente, hanno presidiato per tutto il pomeriggio la piazza antistante il Municipio con la seconda tappa dei loro Tour d’Ascolto. “Avremmo potuto rinviare l’evento, ma tenevamo molto a questa data, perché fatichiamo ancora a credere che, da una riunione al bar tra pochi simpatizzanti, sia nato un gruppo in grado di fare così tanta strada” – ha spiegato il city lead di Volt Messina, Alfredo Mangano – “è stato un anno intenso,

ma proprio per questo il team merita tutti i complimenti. E stiamo già pensando all’anno nuovo…”. Nonostante le intemperie diversi cittadini, giovani e meno giovani, si sono fermati all’interno del gazebo viola, condividendo idee, problemi e proposte; immancabile poi la “ruota delle buone azioni” tramite la quale in molti hanno scoperto come poter rispettare l’ambiente tramite un semplice gesto.
Particolarmente significativa è stata la partecipazione al banchetto informativo di Oxfam, impegnata nella campagna #SOSYEMEN: nel paese è in corso da anni una sanguinosa guerra civile, che ha causato persino un’epidemia di colera. “Solo dall’inizio dell’anno il bilancio è di oltre 700 civili uccisi e 1.600 feriti, che vanno ad aggiungersi alle oltre 17 mila vittime registrate ufficialmente tra il 2015 e il 2018” – spiega la volontaria Carmen Musarra – “carestia ed epidemie stanno mettendo in ginocchio la popolazione civile, e i governi continuano a vendere armi alle fazioni in guerra. Serve un aiuto subito, e questo fa Oxfam: non progetti a lungo termine ma aiuto immediato, che permetta alle persone di resistere, di continuare a vivere e sperare”.
Per queste ragioni, oltre alle consuete donazioni, Oxfam chiede un ulteriore impegno: firmare una petizione per chiedere al governo italiano e alla comunità internazionale un cambio di rotta, smettendo di fornire armi ai protagonisti del conflitto. Il commercio di armi tra il governo italiano e i paesi della penisola araba ha prodotto ricavi per oltre 1 miliardo di euro in tre anni, mentre sono oltre 22 i miliardi di euro di armi esportate dai paesi europei.
Volt ha così rinnovato il suo “voler fare Politica in maniera diversa” tramite una collaborazione fattiva con un’associazione umanitaria tra le più importanti al mondo; “La Politica deve tornare ad occuparsi della povertà e delle piccole e grandi emergenze, il mondo degli aiuti umanitari va sostenuto e completa l’azione della Politica, arrivando talvolta la dove i Governi non arrivano, affrontare queste situazioni deve tornare ad essere una responsabilità per la Politica tutta” afferma il movimento viola.

I problemi di tutti i giorni, dalle buche nelle strade alle guerre civili internazionali, coinvolgono ormai tutti noi, in un mondo sempre più globalizzato. Per questo è sempre più importante l’impegno attivo, in politica o nel sociale, della cittadinanza attiva: anche quando i centri decisionali sembrano lontani, anche quando le vicende internazionali sembrano incontrollabili, la politica può agire e incidere positivamente. Restituire ai cittadini la fiducia nella politica: questo è l’obiettivo di Volt.