“Voglio congratularmi pubblicamente con Barbara Modaffari, 42 anni, infermiera del reparto di Terapia intensiva dell’Annunziata, impegnata nella cura dei pazienti positivi al coronavirus, prima vaccinata contro il Covid nell’Asp di Cosenza”. È quanto afferma, con commozione, il segretario-questore dell’assemblea regionale, Graziano Di Natale, che così prosegue: “Ho scritto una lettera aperta a Barbara ma il mio saluto e la mia riconoscenza vanno al personale medico-sanitario, infermieristico e, a chi coraggiosamente, ha scelto di vaccinarsi dando il giusto esempio.
Da rappresentante delle istituzioni, sempre impegnato in prima linea per difendere la sanità calabrese, porgo la mia vicinanza a Barbara”.
Di seguito la lettera del vicepresidente della commissione regionale contro la Ndrangheta all’infermiera della Provincia di Cosenza:
“Cara Barbara, tu, rappresenti la categoria degli eroi impegnati in prima linea durante questi lunghi e difficilissimi mesi di emergenza sanitaria. Tra ansie, incertezze e paure, avete sempre soccorso il prossimo, facendoci sentire meno soli.
Chi, meglio di te, può comprendere la sofferenza e le difficoltà che i tanti, anzi troppi, malati hanno vissuto nella lotta contro questo nemico invisibile. Oggi sono qui per dirti grazie, non solo per quanto fatto finora, ma anche e soprattutto, per il coraggio e la forza di esserti, per prima, sottoposta al vaccino anti covid-19.
Sei una donna forte. Un vero esempio, una professionista che lancia un messaggio importante: la luce in fondo al tunnel esiste ed è il vaccino.
Solo così, insieme, potremmo nuovamente riabbracciarci e guardarci negli occhi, probabilmente lacrimanti, con la soddisfazione di poter affermare di aver vinto, insieme.
Hai emozionato tutti noi.
Nessuno deve sottovalutare quello che hai fatto, con semplicità e con naturalezza, perché tutto ciò serva a far comprendere ai calabresi che ci si deve vaccinare per evitare altri decessi, altri dolori, dopo tante morti che ci hanno trafitto il cuore, portandoci via i nostri cari.
La paura non può paralizzare oltremodo le nostre esistenze perché, nel nostro cuore, vogliamo soltanto tornare ad essere liberi di vivere.
Per questo sono fiducioso. Man mano, tutti seguranno esempi buoni, concreti, in virtù soprattutto dei tuoi sacrifici, e di quelli di tutto il personale sanitario, al quale va il mio più sentito e sincero ringraziamento. Ti abbraccio, con stima.
Graziano Di Natale, Consigliere regionale della Calabria”.