Resta l’inverno demografico, resta l’inverno politico.

Bassa natalità, poco lavoro duraturo, crisi economica indotta da strategie geopolitiche altrui, alta emigrazione anche verso l’estero come forma silenziosa di protesta (un capitolo di grande tristezza), nessuna visione di futuro con conseguenti strategie. Si governa alla giornata con alta percentuale di annunci.

 I cristiani hanno ricordato come ogni anno la nascita di Gesù bambino non per l’incremento delle nascite ma per il   messaggio divino di cui era portatore agli uomini, un messaggio il cui connotato fondamentale era ed è l’amore.

Sono passati 2023 anni ma questo amore nell’umanitá ha un ruolo piuttosto marginale. Amore significa pensare agli altri e non solo a se stessi, ma anche armonia, pace. E pace non ci potrà mai essere fino a quando un singolo, un gruppo, un Paese vorrà avere il predominio sull”altro, fino a quando i poveri, i meno abbienti,  saranno mantenuti prigionieri del loro stato, perché senza adeguati mezzi di sussistenza  si è sottomessi, non si è liberi.

Non si è liberi senza lavoro, non si è liberi con il lavoro quando la  retribuzione è inadeguata. Non.si è liberi di metter su famiglia, di avere figli, di restare nei propri luoghi senza dover emigrare in Italia e all’estero.

E cosî c’è il decremento della popolazine, il decremento delle nascite, il decremento della forza lavoro. L’unico incremento si registra nelle fughe dai luoghi  aviti, nell’emigrazioe dentro e fuori Italia.

E la nostra  classe politica? Resta consegnata ad un eterno presente che impedisce ogni visione strategica a medio, lungo periodo…

Niente politiche per il lavoro. niente politiche per la famiglia, 

Ma come si crea una famiglia con gli affitti alle stelle, con la necessità di lavorare in due, senza asili nido, con la sanità pubblica al collasso sacrificata agli interessi di lobby private.

E che dire dell”amor di Patria cioé di quello sforzo per tutelare il proprio Paese sacrificato e messo in crisi economica sull’altare dell”interesse di una grande potenza, che non coincide con il nostro interesse, ma alla quale si è prostrati per consentirle la distruzione dell’attuale equilibrio geopolitico che sta facendole perdere un primato preteso.

E come se non bastasse  Dio, il messaggio cristiano, sono messi in un cantuccio, ridotti a rituale, a forma piuttosto che a sostanza di vita. 

A FRONTE DI TUTTO CIO’ ABBIAMO ASSISTITO ALLE DICHIARAZIONI IN PARLAMENTO IN OCCASIONE DELL’APPROVAZIONE DEFINITIVA DELLA MANOVRA GIA’ APPROVATA IN SENATO.,

APPLAUSI A SCENA APERTA, STANDING OVATION. COME SE AVESSERO RISOLTO I PROBLEMI DEGLI ITALIANI.

MA DI CHE COSA GIOIVANO?