Come da tradizione, l’associazione Zephyria, nella figura del suo Presidente, Annunziato Gentiluomo, la realtà associativa Salvamento Locride Mare, attraverso il suo Direttore di sezione, Giuseppe Pelle, e l’ACSD ArtInMovimento grazie alla sensibilità del suo Consigliere Chiara Trompetto, propongono la settima edizione del Cimento invernale della Locride per mercoledì 26 dicembre 2017 a Locri, Lungomare Lato Sud, presso l’area Parco Giochi, con ritrovo alle 11.40.
Il cimento invernale è un semplice tuffo in mare d’inverno a cui possono partecipare tutti, dai bambini agli anziani e la sua storia è legata al mondo del nuoto. La sua evoluzione lo ha convertito in un rituale dagli interessanti effetti benefici, collocandosi, a pieno titolo, fra le pratiche di benessere globale.
I partecipanti al Cimento invernale della Locride, patrocinato dal Comune di Locri, dopo un momento di socializzazione e di ascolto corporeo, alle ore 12.00 si immergeranno nelle acque del mar Jonio per il tempo che a ciascuno parrà opportuno, senza superare i venti minuti. L’iniziativa prevede la presenza di un servizio di assistenza medica e di giovani bagnini di salvamento, ed è inserita nel circuito de “I cimenti invernali di nuoto” a livello nazionale.
Continuiamo a nutrire quest’iniziativa perché ci crediamo e ci sembra di non essere più i soli. Infatti, l’anno scorso eravamo in ventiquattro a sfidare le acque invernali, ben dieci ardimentosi in più dell’edizione del 2016. Il tam-tam è attivo…Per me è un appuntamento fisso dove faccio i conti con me, dove sposto il mio limite e dove metto a dura prova il mio coraggio e la mia forza di volontà. Il risultato è sempre significativo: avverto una rigenerazione completa, afferma Annunziato Gentiluomo.
Il Cimento invernale della Locride è un modo per ristabilire un contatto col nostro territorio e in particolare col mare in un periodo dell’anno non consueto. È una modalità originale per favorire e promulgare una fattiva dilatazione stagionale di interesse turistico per l’intera Locride, valorizzando, in particolare, il nostro grande patrimonio naturalistico e facendone comprendere la ricchezza. La presenza costante del nostro sole potrebbe diventare il centro di pratiche di elioterapia, sottolinea Giuseppe Pelle.