Nella mattina di oggi, l’associazione socio-culturale Thétis, nelle persone della presidente dott.ssa Teresa Carmine Romeo, assieme al vicepresidente e marito della medesima, dott. Principato Domenico, si sono recati nel borgo di Bova per consegnare una bambola modello Reborn a un soggetto anziano affetto da morbo di Alzheimer. La bambola “Molly” è stata realizzata dall’artista reggina Tina Nicolò, su modello creato dalla scultrice Tasha Edenholm.     

Il tutto è nato dalla famigerata serata espositiva contro la violenza sulle donne, in occasione dell’evento curato da Thétis denominato “Una bambola per me”, dove le bambole erano state esposte a simbolo della maternità e della protezione femminile. In breve tempo, visto anche l’impiego delle Reborn nella terapia riabilitativa anche per questo tipo di patologie (la doll terapy), la presidente ha ricevuto la telefonata dei familiari del signore colpito da Alzheimer, interessati a possederne una come riabilitazione del proprio congiunto.

Il loro nome significa “bambole rinate”, proprio perché questi prodotti nascono con l’intento di essere più similari possibili a dei bambini veri. Alcuni recenti studi dicono che malati di Alzheimer, per esempio, possono trarre effetto positivo dall’utilizzo delle Bambole Reborn. Tenere in braccio e coccolare una di queste bambole può suscitare emozioni e aiuta a migliorare anche l’umore. Sono usate in varie situazioni, per soggetti depressi; per madri con la sindrome delle braccia vuote, ossia donne che hanno subito la perdita del loro bambino; per bambini con un fratellino in arrivo, affinché si abitui alla presenza del nuovo arrivato e non soffra la gelosia, ma questo è sempre e comunque positivo in presenza di specialisti che seguono il soggetto nel percorso terapeutico per il tempo necessario. Queste bambole sono usate anche nei corsi preparto e c’è anche chi ama collezionarle.

Se pur delle bellissime bambole e verosimiglianti a degli adorabili neonati, non si deve assolutamente perdere il contatto con la realtà, non vanno intese come dei veri bambini e vissute come se fossero i propri figli, onde evitare che l’attaccamento alla bambola porti dipendenza affettiva e l’immaginazione diventi una dannosa realtà emotiva.

L’iniziativa di donare la bambola Molly ha messo in moto la macchina della solidarietà che è arrivata prontamente. A farsi carico del gesto di solidarietà comprando personalmente la bambola per poi darla in donazione con consegna tramite Thetis, è stato l’avvocato Giuseppe Gentile, noto penalista del foro di Reggio Calabria, il quale, assieme alla moglie, sono venuti incontro alle esigenze dell’ammalato con la speranza di poter lenire le sofferenze di una persona in difficoltà. Un piccolo gesto che ha un significato morale dirompente in tempi difficili. La correttezza, il garbo e la personalità altruistica dell’avvocato Gentile ci insegnano dunque molto. Riservato tanto da non voler sapere il nome dei destinatari, egli è stato gentile di nome e di fatto. Tanto  umile da voler rimanere dietro le quinte, ha  acconsentito solo su cortese e insistente richiesta del direttivo di Thétis che si sapesse il gesto di solidarietà, raccomando di precisare che: “al di là dell’essere virtuosi e portatori di umane e sane virtù, che per galateo laico ed anche cristiano è doveroso tenere nascoste, come dovrebbe essere per chi è credente e zelante nel brocardo Cristico – non sappia la mano destra ciò che compie la mano sinistra-”,  ha desiderato  che la sua azione di altruismo “fosse messa a conoscenza dei più con il solo fine sociale di sensibilizzare i colleghi dell’ordine a fare altrettanto, con piccoli gesti ma pur sempre incisivi nei confronti del prossimo ed in spirito di bontà”.

Abbiamo consegnato la bambola oggi stesso e siamo stati accolti con garbo e gentilezza dai familiari del signore in questione. Abbiamo fatto visita all’ammalato, muniti di apposite protezioni e ne abbiamo visto i tratti di un uomo di grande lavoro e dedito al nobile mestiere dell’agricoltura, dell’allevamento, come molti dei nostri nonni del resto. Ormai infermo,  identificava in un semplice orsacchiotto di pezza il bestiame che ha allevato in gioventù e, a volte, con reminiscenze di memoria, anche i figli piccoli della sua progenie.

Nella speranza che il messaggio del nobilissimo avvocato Gentile venga accolto dai colleghi dell’ordine, porgiamo a nome di Thétis e della famiglia beneficiaria il nostro più sentito grazie commosso e ci uniamo alla sensibilità filantropica del giovane penalista reggino, affinchè molti liberi professionisti si ricordino che esistono persone fragili, bisognose cui si può venire incontro sostenendole con poco e nel contempo incidendo molto.

Naturalmente il nostro grazie si estende anche alla moglie dello stesso, Elvira Puntorieri, la quale esercita la dignitosa  professione di medico e che, conforme ai principi della propria professione, ha partecipato all’opera di solidarietà assieme al coniuge. Vada a nome di Thétis, della comunità di Bova e dell’intera Area Grecanica il nostro grazie più sentito per questo gesto nobile, per il quale Thétis ha solo provveduto alla consegna.

La presidente di Thétis dott.ssa Teresa Carmine Romeo e il vicepresidente di Thétis dott. Domenico Principato