Una sala gremita dai sostenitori della Lista “Orgoglio Simbariano”. Il Programma amministrativo, nel segno della continuità, illustrato dal riconfermato Sindaco Ovidio Romano

      Si è ufficialmente insediato, a Simbario, il Consiglio Comunale neo-eletto nella competizione elettorale del 19 maggio u.s.. Una riconferma del mandato a pieni voti, da parte della popolazione, attenta ai temi della politica nella prospettiva di un futuro di sviluppo del suo territorio.

Simbario: un ritaglio di terra montana; una ristretta radura adagiata ad 800 metri sull’Altopiano delle Serre Vibonesi. Le condizioni climatiche difficili, la crisi economica sempre più stringente, le precarie opportunità di lavoro, hanno minato vistosamente il processo di sviluppo del piccolo centro serrese. Anche qui, come in tutti i centri del Sud, ormai da diversi anni si registra un progressivo blackout in tutti i settori, che danno linfa alla vita della piccola comunità. Che, purtuttavia, come fiamma di lampada, resiste alle umide nebbie autunnali e alle sferzate di gelo dei lunghi inverni, mantenendo saldi i legami col passato e, con lo sguardo rivolto al futuro, puntando su quanto l’attuale presente costituisce occasione e volano di foriero sviluppo. La “Trasversale delle Serre”, importante arteria, che riduce significativamente la distanza Jonio – Tirreno ; le risorse boschive, custodite in un ambiente naturale incontaminato e mai opportunamente utilizzate; la Sezione staccata dello storico Conservatorio Musicale “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia, già da un triennio funzionante , non sono certamente elementi trascurabili.

E’ il contesto nel quale ha preso corpo il Progetto Operativo che, nel segno del “rinnovamento nella continuità”, l’Amministrazione Comunale intende concretizzare. Nell’articolata relazione introduttiva, il sindaco Ovidio Romano  ha ribadito, infatti, i punti salienti dell’attività amministrativa, con riferimento, in particolare, alle Politiche territoriali, alle Opere pubbliche, alla Scuola e Istruzione, al Lavoro. “Uno strumento importante di lavoro” – ha stigmatizzato- “ salvaguardando tutti quegli elementi che per la loro importanza storica e culturale rendono unico e immediatamente riconoscibile il nostro territorio comunale”.