Sono insieme in campagna elettorale, Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista. Entrambi in Abruzzo con la candidata Sara Marcozzi (qui si vota per le regionali il 10 febbraio). E scelgono di far esplodere lo scontro con la Lega sulla Tav, all’indomani della visita di Matteo Salvini al cantiere di Chiomonte. Usando toni di una durezza finora sconosciuta, arrivando fin quasi a minacciare una crisi di governo. Mentre il premier, Giuseppe Conte, prova a trovare una via d’uscita diplomatica: “Il contratto prevede la revisione del progetto”. In serata, però, il ministero dei Trasporti lascia trapelare anticipazioni sull’analisi costi-benefici. Da cui emerge che il saldo è fortemente negativo a carico della prosecuzione dell’opera. Al tempo stesso sul piatto i cinquestelle mettono anche il voto sull’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini sul caso Diciotti.

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