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dalla stampa IL SOLE 24 ORE
Sulle clausole di azione collettiva c’è un accordo sul contenuto, ma ancora una riserva sulla forma legale da dare a uno dei punti di maggiore discussione

a cura di Beda Romano a Bruxelles e Angela Manganaro a Milano

I negoziati tra i ministri delle Finanze dell’area euro sulla riforma del Mes (Meccanismo europeo di stabilità) sono proseguiti a Bruxelles nella notte tra il 4 e il 5 dicembre.

Foto di gruppo a Bruxelles: da sinistra il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e la presidente della Bce Christine Lagarde (Epa)

Secondo le informazioni raccolte a margine della riunione ministeriale, la prima parte della serata è stata dedicata alla chiusura di una serie di aspetti tecnici rimasti aperti nonostante i negoziati diplomatici degli ultimi mesi. I ministri hanno fatto propri alcuni documenti ancillari, da allegare al nuovo trattato e che regolano tra le altre cose la cooperazione tra i diversi enti comunitari.

Sulla firma vera e propria del nuovo trattato vi è stato un rinvio al primo trimestre del 2020, in particolare per via delle difficoltà a chiudere le traduzioni in 24 lingue e dei lunghi iter nazionali (l’Austria e la Francia in particolare hanno bisogno di rispettare tempistiche e procedure particolari).

Le clausole di azione collettiva, questione da definire
La seconda parte della serata è stata dedicata soprattutto alle CACs (le clausole di azione collettiva che definiscono le procedure in caso di ristrutturazione di un debito sovrano dell’area euro, se il Paese chiede aiuto al Mes, ndr) su cui c’è da giugno un accordo sul contenuto, ma una riserva ancora sulla forma legale da dare a questo aspetto: da inserire nell’allegato oppure con una dichiarazione comune a margine?

È bene precisare che non vi è stato negoziato sulle CACs in quanto tale, ma soprattutto sulla lettera che il presidente dell’Eurogruppo, Mário Centeno deve trasmettere al neopresidente del Consiglio europeo, Charles Michel in vista del vertice dei Capi di Stato e di Governo della prossima settimana.

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