Donna, mi chiedi di scrivere di te, ma non sono una scrittrice. Sono … soltanto una donna , che ama però raccontare scrivendo. E, quando scrive, mai alla svelta. Sempre incontentabilmente attenta a molte cose. Agli eventi, ai vissuti, alle storie. Non scrive mai per caso.

“Nelle storie si comincia sempre dall’inizio, invece è un errore” – scrive Cristina Comencini – “Bisogna conoscere prima il punto di arrivo e poi scorticare progressivamente gli strati di cui è fatta una vita”.

Davanti a me, due strade: scelgo la meno battuta. Ogni storia è fatta di storie, una incastrata nell’altra. Si infilano quasi a tradimento, una nell’altra. E rimango incatenata.

Non ho la possibilità di divagare: la tua storia, donna, è immensa. Un mosaico di esperienze, un formicolio di mani laboriose, un orizzonte di creatività senza limite, una galassia di emozioni, una scansione sofferta di lento prodigioso cammino.

“Il cambiamento, quello autentico, abbisogna di molto tempo per compiersi” (Paulo Coelho).

Sei donna dai mille volti: coraggiosa, sicura, fragile, tenera, martire, superba, tenace…

“Ciascun volto, anche lo stesso che abbiamo visto ieri, oggi è un altro, perché oggi non è ieri. Ogni giorno è il giorno che è. L’identità è solo nell’anima” (Fernando Pessoa).

In tutto il tuo lungo sofferto cammino, hai spezzato pesanti catene, superato ancestrali pregiudizi, dissolto forti limitazioni. Hai perseguito tanti diritti.  Le tue conquiste, mai una progressiva concessione, sempre il risultato di elaborate e dure battaglie.

Donna per la libertà e la giustizia: nel sociale e nella politica, nella cultura e nella scienza, nell’arte e nello sport, in famiglia e nel lavoro. Un radicale cambiamento di ruolo e di condizione, senza mai rinunziare dall’essere donna. Hai spesso anticipato i tempi, dimostrando così che le idee, che al momento sembrano sogni ed utopie, possono diventare realtà per le generazioni future.

“Ho cercato la libertà, più che la potenza, e questa solo perché, in parte, assecondava la prima” (Marguerite Yourcenar).

Rosa Luxemburg affermava che “la libertà è sempre la libertà di dissentire. Chi non si muove, non può rendersi conto delle proprie catene”. La tua rivendicazione del suffragio femminile ha un percorso complesso ed ha determinato forti resistenze per uno specifico motivo: la tua esclusione dalla vita pubblica era legata all’assoggettamento nella sfera privata.

“Essere donna è un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non finisce mai”. Avversità, persecuzioni, tragedie, segnano drammaticamente la tua vita, ma la tua forza vince l’abbandono e la disperazione.

Tu, donna, testimonianza di profonda ampia  presenza culturale e di aderenza alla realtà: perciò protagonista dei tempi.

“La cultura è uno strumento privilegiato, un’arma capace di modificare il corso della storia” (Agata Christie).