Si svolgerà martedì 14 maggio alle ore 11.00, nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, la presentazione del nuovo libro di Raffaele Gaetano: Le idee estetiche di Pietro Ardito (Il Testo Editor). L’opera esce in occasione dei 130 anni dalla morte del filosofo ed è inserita nella collana «Pensatori Calabresi», promossa dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria con l’obiettivo di valorizzare quei pensatori calabresi che nel tempo hanno avuto un confronto nazionale. In passato Raffaele Gaetano si era già occupato del filosofo ripubblicandone nel 2004, in una poderosa edizione critica, lo scritto più noto, Artista e Critico (Rubbettino).

La presentazione, organizzata dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro in collaborazione con la dinamica casa editrice Il Testo Editor e il Centro Studi Koinè, sarà incentrata sulle relazioni di due autorevoli studiosi che si soffermeranno sugli aspetti filosofici e letterari del libro di Gaetano: il prof. Romeo Bufalo, doc. di Estetica all’Università della Calabria e il prof. Carlo Fanelli, doc. di Discipline dello Spettacolo nello stesso ateneo. I lavori saranno invece introdotti dal direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, prof. Vittorio Politano. L’Assessore alla Cultura e Vice Sindaco della città, avv. Ivan Cardamone, porterà invece gli indirizzi di saluto da parte dell’Amministrazione.

Scrive Raffaele Gaetano a proposito del ruolo giocato da Ardito nella cultura ottocentesca: «In un contesto filosofico spesso sottovalutato come quello calabrese dell’800, la figura di Pietro Ardito rappresenta una delle voci meno note e a un tempo più originali e profonde. Nella sua opera più importante, Artista e Critico, egli si è sforzato di pervenire a una revisione dell’estetica in cui pulsano la riflessione del teorico, la pratica dell’artista e il giudizio del critico. Un “manuale” nel quale Ardito ha avuto il merito non solo di elencare nelle questioni controverse i vari pareri, ma anche di pesarne le ragioni assumendo posizioni anche estreme».