«E’ una buona notizia quella dell’approvazione in Commissione Salute della Camera dell’emendamento proposto da Fratelli d’Italia al dl 12/2020 sul coronavirus, che introduce una previsione legislativa chiara e netta che consente di uscire da casa alle persone affette da disturbi dello spettro autistico, problematiche psichiatriche o che presentano varie forme di disabilità. Si tratta di una problematica la cui rilevanza è stata evidenziata anche in Calabria dalle associazioni che si occupano di dare sostegno ai soggetti autistici e alle loro famiglie».
E’ quanto afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Filippo Pietropaolo, che spiega: «Se la gestione di un ragazzo autistico è delicata in condizioni normali, la situazione è ancora più grave con la chiusura delle scuole e dei centri diurni a causa dell’emergenza. I ragazzi autistici hanno routine difficili da modificare e oggi si ritrovano chiusi in casa, senza poter fare molte delle attività a cui erano abituati, e questo rischia di procurare loro delle crisi, ma anche di far perdere i risultati acquisiti nel tempo con le terapie. Un problema che, purtroppo, ricade interamente sulle famiglie, alle quali bisognerebbe continuare a garantire una rete di supporto. La presidente Santelli è stata sensibile a questa difficoltà, prevedendo nella sua ultima ordinanza la possibilità di spostarsi nei pressi della propria abitazione per le persone affette da disturbi dello spettro autistico. Anche alla luce dell’approvazione dell’emendamento, si potrebbe valutare fin da subito l’estensione della possibilità di spostamento anche oltre la prossimità della propria abitazione, consentendo ad esempio ai ragazzi autistici di fare dei giri in macchina o di raggiungere luoghi tranquilli e isolati in cui poter camminare all’aria aperta. L’emergenza coronavirus deve essere comunque l’occasione per affermare una maggiore sensibilità istituzionale sul tema del sostegno ai ragazzi che soffrono di disturbi dello spettro autistico. Deve essere una priorità l’approvazione della legge sull’autismo, ferma da anni in Consiglio regionale, così come l’altrettanto importante legge del “dopo di noi” per il sostegno a soggetti con disabilità costretti a vivere senza familiari che possono prendersene cura. Altrettanto importante è il potenziamento dei centri che offrono terapie con metodologia Aba, che hanno dimostrato di migliorare sensibilmente la qualità della vita dei ragazzi e che sono un valido supporto alle famiglie. Vogliamo che la Calabria non sia più fanalino di coda nelle misure per la piena inclusione e il sostegno delle persone con autismo, delle famiglie e dei loro caregivers».