Il Parlamento europeo, visto l’articolo 143 del suo regolamento, considerando che il 15 maggio 2020 i ministri degli Esteri dell’Unione europea (UE), in una dichiarazione, hanno condannato la decisione della Turchia di effettuare trivellazioni esplorative di gas e petrolio nel Mediterraneo, nella zona economica esclusiva di Cipro;considerando che, secondo suddetta dichiarazione, la Turchia “dovrebbe evitare minacce e azioni che compromettono le relazioni di buon vicinato” e, invece, “dovrebbe rispettare il diritto internazionale, incluso il diritto del mare, e in particolare la sovranità di tutti gli Stati membri dell’UE sulle proprie acque territoriali, come pure i loro diritti sovrani nelle rispettive zone marittime, comprese quelle costituite da isole, ed inoltre astenersi da violazioni della sovranità degli Stati membri dell’UE sul proprio spazio aereo”; considerando che la Turchia persegue da diversi anni una politica pan-islamista e neo-ottomana nei Balcani, in Medio Oriente e in Asia centrale, il che è in aperto contrasto con gli interessi europei;

esorta il Consiglio dell’Unione europea a interrompere definitivamente il processo di adesione della Turchia all’Unione europea;

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, al Consiglio europeo e alla Commissione.

Proposta presentata da Julie Lechanteux