Non soltanto “zzippuli e maccarruni” in Piazza Leopoldo Franchetti di Bruzzano Zeffirio, paese dell’entroterra ionico reggino a cinque km dal mare, tra i prodotti offerti ai numerosi turisti ancora presenti in loco, ma arte e varietà. Alle prelibatezze della cucina locale l’Associazione di Volontariato culturale-teatrale “Donn’Angela” alterna e mette “in tavola”, infatti, le proprie performances culturali, rappresentazioni di commedie, rigorosamente scritte in dialetto da Antonio Lombardo, Presidente della citata Associazione, e messe in scena con la collaborazione di Annunziato Barreca, vice- Presidente della Stessa e direttore del coro polifonico parrocchiale. Intorno ai due giovani, impegnati anche nel sociale, ruota una schiera di simpatici  dilettanti attori, legati allo stesso contesto religioso, che, pur non avendo frequentato alcuna scuola di recitazione, riescono ad interpretare i vari ruoli previsti dalle opere di Lombardo in modo gradevole tra il plauso spontaneo degli spettatori. E sono proprio loro, autore ed attori, a costituire la Compagnia Teatrale che, come al solito, anche quest’anno, in Piazza “Leopoldo Franchetti” aprono il sipario sugli spettacoli che precedono la celebrazione della  festa della Madonna della Catena che si chiude il primo settembre, con la commedia “’A signura Terremoto”, scritta, sempre in dialetto, da Antonio Lombardo, autore ma, all’occorrenza, lui stesso attore. Dal nome dell’Associazione, già, si deduce, l’intento di valorizzazione del territorio e di recupero della memoria storica paesana; “Donn’ Angela”, in effetti era l’antica denominazione della contrada, su cui, dopo la distruzione di Bruzzano Vecchio da parte del terremoto del 1908, è sorto l’attuale Bruzzano Zeffirio. Recupero, quindi non solo della nomenclatura storica paesana, ma anche della lingua dialettale, di termini e modi di dire andati in disuso per l’avanzare della civiltà tecnologica, sostituitasi a quella rurale e contadina. Tante le commedie scritte e messe in scena da Antonio Lombardo, motivo di richiamo ed entusiastico afflusso di appassionati del genere, tra di esse si ricordano: “’A voi ‘a curuneglia?; Cosi ‘i pacci; Santi, cummari, ’mbidia e malifatti; Nu Natali sciuttu; ‘A forestera; I figghj  ‘ndannu i si vonnu beni tutti ‘i ‘na manera”. Titoli indicativi del grado di “paesanità” contenuto nelle opere, dall’odore di “ruga”, dal sapore d’intrigo e di pettegolezzo, ingredienti indispensabili a rendere lo spettacolo offerto saporito e divertente. Non vogliamo azzardare accostamenti, tuttavia riteniamo giusto rimarcare l’impegno  e la coerenza di A. Lombardo  nel dare alle sue commedie  un intento morale ed educativo, raggiungibile narrando in esse l’ambiente paesano, le tradizioni popolari, il carattere di determinati personaggi che a Bruzzano Z. hanno fatto epoca, le vicende più emblematiche della passata civiltà agro-pastorale, ancora viva nel ricordo degli anziani, rispettabile memoria storica dell’epoca. Occorre riconoscere, altresì, a lui ed anche al suo vice, A. Barreca, la capacità di aggregare intorno alle loro attività e programmi culturali tanti giovani, così sottratti ai rischi ed alle tentazioni della strada, i quali trovano in loro un riferimento sicuro per un passatempo utile e formativo. L’Associazione Culturale, fondata da Lombardo negli anni novanta, si è gradualmente affermata sul territorio fino a rappresentare con successo le proprie opere teatrali anche nei paesi del circondario. Dal 2016 opera nel settore di volontariato, dedicando maggiore spazio alle attività socio-ricreative dirette alle fasce più deboli della comunità. L’arte, dunque, va sempre d’accordo con l’umanitarismo, in quanto, albergando nella sfera intima dell’uomo, entrambi si nutrono di sensibilità allo stessa fresca ed umile fonte di spiritualità.