L’audio registrato all’Hotel Metropol di Mosca finito nell’inchiesta su presunti finanziamenti illeciti destinati alla Lega non è “il frutto di un’intercettazione illegittima” e da quell’audio emergerebbe “nitidamente che parte dei soldi erano destinati alla Lega” per finanziare le Elezioni Europee. Lo scrive il Tribunale del Riesame di Milano nelle motivazioni al provvedimento con cui, nei giorni scorsi, ha respinto la richiesta di restituire a Gianluca Savoini, l’ex portavoce di Matteo Salvini, i documenti che gli erano stati sequestrati dalla Guardia di Finanza. Nella registrazione al Metropol – al centro dell’inchiesta sui presunti fondi russi alla Lega – emerge, da quanto si legge nelle motivazioni, “lo schema delle parti coinvolte nella trattativa considerata illecita, la possibilità di reiterare l’accordo nel tempo, l’importo da retrocedere dopo il pagamento della fornitura petrolifera, la necessità di agire rapidamente per l’avvicinarsi delle elezioni europee, l’utilità dell’accordo per entrambe le parti, la ripartizione dei compiti, la necessità di essere prudenti per non destare sospetti sul presunto ritorno illecito del denaro”. Una intenzione che emerge “in maniera ancora più nitida dalle parti della conversazione intrattenuta in inglese”.
Fonte La Repubblica