La Città Metropolitana, dopo aver aderito al Manifesto della Marcia Mondiale per la Pace e la Non violenza, continuerà a sostenere il coordinamento del Mondo senza Guerre e Senza violenze che, grazie al contributo fondamentale di Legambiente, arriverà a Reggio il prossimo 2 marzo, portando in città una delle tre tappe italiane del cammino che si concluderà, a distanza di qualche giorno, a Madrid.
L’importante evento internazionale – che ha già toccato oltre cento paesi nel pianeta – potrà così contare sul patrocinio di Palazzo Alvaro e sul sostegno del sindaco Giuseppe Falcomatà certo che «ogni anelito di tensione, anche il più difficile, vada sempre smorzato e risolto col coraggio della diplomazia e mai con la crudeltà delle armi».
«Non abbiamo avuto alcun indugio – ha detto il sindaco Falcomatà – nell’affiancarci ad una manifestazione civile e non violenta, condividendo appieno i punti e lo spirito di un Manifesto che tende a federare i movimenti di tutto il mondo che difendono e promuovono la democrazia, la giustizia sociale e ambientale, l’uguaglianza di genere, la solidarietà tra i popoli e la sostenibilità della vita sulla Terra. Di fatto, tutto ciò che è ampiamente contemplato nella nostra Costituzione, nata per rispondere all’oscurantismo imposto da un regime violento e sanguinario e all’indomani di una guerra che ha piegato il nostro Paese alla fame, alla disperazione ed alla morte».
«Insieme agli amici di Legambiente ed a tutti gli attivisti del panorama pacifista reggino – ha continuato Giuseppe Falcomatà – saremo lieti e convinti di offrire il nostro contributo per trasmettere al mondo intero l’idea di una Reggio che resiste alla violenza ed alla sopraffazione, che è un luogo di pace, fratellanza ed uguaglianza fra i popoli. Il nostro, è un fermo “no alla violenza” che si manifesti, essa, sotto qualsiasi forma in danno anche soltanto ad una persona soltanto. Ancor prima che cittadini, siamo donne e uomini che hanno il diritto di vivere in pace ed armonia. Cammineremo compatti, il prossimo 2 marzo, perché anche da Reggio si possa levare alto il grido per il disarmo nucleare, la creazione di un pianeta integralmente sostenibile, l’abolizione di ogni tipo di discriminazione e la non violenza come metodologia d’azione per diffondere e promuovere una cultura capace di costruire il miglior mondo possibile per i nostri figli».