É forte il pressing delle capitali europee affinché il 5 giugno, il giorno del giudizio con le raccomandazioni Ue, la Commissione europea apra una procedura sul debito italiano neutralizzando una volta per tutte Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Le parole più preoccupanti contro l’Italia sono quelle pronunciate dal ministro tedesco, Olaf Scholz che ieri ha affermato “abbiamo procedure concordate su come gestire le procedure, alcuni Stati avranno ancora notizie dalla Commissione Ue”.

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