Nel pomeriggio dell’Epifania, si è concluso il Natale bovese con l’inaugurazione di tre pannelli collocati sul Corso Umberto I, frontali al Palazzo Comunale. 

Questi bellissimi pannelli sono stati creati nel periodo estivo durante il laboratorio di Street Art, all’interno del progetto Odissea; realizzati su legno 2 m x 1 m, con pittura acrilica. 

Si tratta di un lavoro collettivo a cui hanno partecipato persone di diverse età, ragazzi dai 12 anni a persone più adulte; tra creatività e divertimento si è dato vita a tre visioni diverse della nostra terra. 

Il primo pannello a sinistra rappresenta la madre terra, la nostra Calabria i cui capelli si trasformano in mare con simboli tipici del nostro territorio dal faro, il fico d’india, le conchiglie, ai tatuaggi sul volto che ricordano le cornici greche. 

Il pannello centrale rappresenta una veduta di Bova Marina da una prospettiva diversa dove si può cogliere anche uno squarcio della statua realizzata dall’Ass. Calliurghía Arte che raffigura il mito di Dedalo e Icaro.

Il terzo pannello rappresenta un tramonto surreale a Bova Marina dove una ragazza tiene in mano il sole, rappresentando la cura e l’amore che ognuno di noi dovrebbe avere verso la natura.

Le opere sono state realizzate grazie alla guida e supervisione professionale della dott.ssa Sara Tuscano, artista del territorio bovese, insieme al maestro Domenico Candela, artista bovese per eccellenza e membro portante dell’Ass. Calliurghía Arte.

I pannelli danno un volto nuovo al paese, già impreziosito da diversi angoli artistici. Come  la facciata stessa della casa del Maestro Candela; la facciata della casa del prof.re Mauro e del prof.re Iiriti. 

Ma altri posti pubblici richiamano la bellezza dell’arte e della natura paesaggistica. Si pensi all’angolo naturale nei pressi di villa Vespia in Via Marina, dove una bellissima barca con su scritto Bova Marina, realizzata dalla Consulta Giovanile, fa da cornice ad una suggestiva veduta panoramica con dietro la grande montagna dell’Etna. Poco più avanti della barca, la panchina rossa dei diritti, contro la violenza sulle donne è stata voluta dalla Pro Loco Bova Marina e dall’Ass. socio-culturale Thétis e dipinta a mano dall’artista Sara Tuscano. 

Sempre nei pressi del lungomare, appena nel sottopasso che porta in Via Marina, un mosaico realizzato dal maestro Candela a riprendere l’alba che sorge dalla Rocca del Capo. Ed è lì, tra la Rocca Bianca e la Rocca del Capo, tra leggende popolari e storia, che sorge la statua di Dedalo, già sopra citata, 

nell’atto di donare le ali a Icaro per il suo volo.

Ecco, il sincero augurio che si vuole fare a Bova Marina è che possa riprendere il suo volo interrotto con nuove ali di speranza e fiducia, versi i cieli della cultura, arte, tradizione e molto altro, che da sempre dominano su questo paese con figure intellettuali di rilievo, come il prof.re Pasquino Crupi e il prof.re Filippo Violi. 

Ma altri nomi faranno la storia culturale e artistica di Bova Marina, Mimmo Candela, Totò Mauro, Rocco Criseo, il prof.re Salvatore Dieni, il prof.re Elio Cotronei e molti altri. Già un gran nome si è affermato in ambiti nuovi e stellari, quello di Vittoria Altomonte, giovane figlia di Bova Marina, la prima che nel corso della storia bovese è stata insignita del titolo di Alfiere del lavoro della Repubblica, dal Presidente Sergio Mattarella.

E allora vola Bova Marina che figli valorosi ci sono stati e ce ne saranno ancora.

Si ringrazia sempre l’Amministrazione Comunale che rende possibile tutto questo con dovute autorizzazioni e impegno e la presenza gradita del Sindaco Saverio Zavettieri per la presenza all’inaugurazione. 

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NdR (NOTA DELLA REDAZIONE)- I pannelli lungo la strada principale, dalla villa comunale in avanti, che si trovano li da circa trent’anni, rappresentano il primo esempio di street art realizzato a Bova Marina, per iniziativa del prof. Elio Cotronei assessore alla cultura pro tempore all’epoca della Amministrazione Rodà. Parte di essi sono stati realizzati incaricando un’associazione culturale non locale esistente all’epoca, l’altra parte, quella di stile più grafico, coinvolgendo gli allievi del prof. Gaetano Scordo del Liceo Artistico di Reggio Calabria.

Dopo tanti anni alcuni pannelli andavano restaurati certamente. Ci rammarichiamo che chi ha collocato gli ultimi pannelli anzicché pensare ad un possibile restauro ha trovato più comodo coprirli con i nuovi, guarda caso, concepiti di ugual misura.

Vale la pena poi segnalare, se di street art si parla, il grande mosaico della Madonna del Mare, costoso frutto di mesi di lavoro, collocato lungo la ex SS106 in prossimità del Capo San Giovanni, prima della scalinata che porta alla statua, opera degli allievi della Scuola di mosaico dell’UTE-TEL-B, presidente prof. Elio Cotronei, in particolare le signore Elisa Costarella (tutor) Giovanna Foti, Carmelina Errante, Annunziata Mangiola. Donato alla Comunità, impreziosendo un luogo degradato, in occasione del 50enario della collocazione della statua sul promontorio.