Quando siamo partiti” col metodo a zona “avevamo un Rt all’1,7 riportato 0.86, tanto che confidiamo nelle prossime settimane di riportare tutte le regioni in area gialla. Però la situazione resta difficile in tutta Europa, hanno numeri in crescita, in alcuni casi in forte crescita. Il virus continua a circolare, si lascia piegare ma non sconfiggere”, il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi ha introdotto il decreto legge che prevede nuove misure restrittive per Natale e Capodanno.

Le misure adottate nel decreto Natale vanno dal 24 dicembre al 6 gennaio e si tratta di un ulteriore intervento mirato alle feste natalizie. “Sarà un Natale diverso – ha concluso Conte – ma il sacrificio di tutti noi aiuterà ad alleggerire le reti ospedaliere e tutelare la salute, soprattutto dei più fragili, dei più deboli e, sicuramente, dei più anziani”. Stasera il decreto legge va in gazzetta ufficiale.

ZONA ROSSA
(24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio)
“Una zona rossa nazionale dal 21 dicembre al 6 gennaio saranno evitati gli spostamenti tra regioni nei giorni festivi e pre-festivi: il 24, 25, 26, 27, 31 dicembre, 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio”. Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute. Si possono ricevere fino a 2 persone non conviventi (anche amici) dalle 5 alle 22. “È una misura pensata per consentire un minimo di socialità”, ha sottolineato Conte. Durante la zona rossa saranno chiusi i centri estetici, bar e ristoranti. Saranno invece aperti i supermercati, negozi di alimentari e di prima necessità come farmacie e parafarmacie, parrucchieri e barbieri. Conte ha poi specificato: “Un sistema liberal democratico non manda la polizia in casa a controllare cosa stanno facendo nelle abitazioni a meno che non ci sia una flagranza di reato. Non entriamo nelle case. Il divieto, quando avrete la bontà di leggere il decreto, è stato concepito come limite alla circolazione. Siamo in zona rossa, interveniamo con un inasprimento, si esce con l’autocertificazione in tutti questi giorni di festività. Allora per compensare introduciamo un piccolo contemperamento: chi circola per strada dichiarerà dove va, se va in un’abitazione si potrà verificare dopo”.

ZONA ARANCIONE
(28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio)
“L’intero territorio nazionale sarà zona arancione il 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio. In questi giorni ci si potrà spostare esclusivamente all’interno del proprio comune senza giustificarne il motivo. Per venire incontro a comuni fino a 5000 abitanti fino a 30 km ma non nei capoluoghi di provincia. Rimangono chiusi bar e ristoranti tranne che per asporto e consegne a domicilio. I negozi saranno aperti fino alle 21”.

RISTORI AL 100%
“Chi subisce danni economici deve essere subito ristorato. Comprendiamo le difficoltà economiche e l’ulteriore sacrificio economico – ha detto Conte – siamo al fianco dei commercianti, già nelle scorse settimane abbiamo adottato meccanismi di ristoro, sospesi contributi e tributi per coloro che hanno registrato perdite”. In questo decreto sono previste misure
immediate di ristoro per circa 645 milioni per ristoranti e bar: “riceveranno il 100 per 100″ dei ristori”, ha chiarito Conte.

Alta mortalità
“I morti resteranno una ferita aperta nella nostra comunità nazionale per tutti gli anni a venire, lo sono già adesso. Non siamo i soli: anche la Francia ha superato i 60 mila decessi, il Regno Unito anche ma non si tratta di stabilire classifiche. L’alto numero dei decessi dipende da tanti fattori: in Italia c’è una soglia anagrafica molto elevata, la seconda al mondo dopo il Giappone”, ha dichiarato Conte in risposta a una domanda. “Le statistiche ci dicono che gli anziani hanno tante comorbilità. Inoltre l’alto numero di decessi dipende anche dalle abitudini di vita degli anziani: li teniamo vicini a noi. Insomma dipende da una serie di fattori, con gli scienziati stiamo cercando di approfondire tutti questi dati ma la politica dismette il ruolo e affida la risposta alla scienza”, ha concluso.

Rientro a scuola
“Abbiamo programmato un recupero della didattica in presenza a partire dal 7 gennaio”, ha chiarito il premier. Per Il Governo la scuola non costituisce un focolaio, ma bisogna lavorare su ciò che ruota attorno alla scuola, a partire dai trasporti. Conte afferma che “è molto difficile organizzare gli ingressi scaglionati a livello nazionale”.

COMMENTI

Roberto Speranza ministro della Salute
“L’indice di riproducibilità del virus è di nuovo salito – ammonisce il ministro della Salute Roberto Speranza – ed è perciò necessario, per arginare la risalita dei contagi, disporre la zona rossa”. Le misure sono contenute in un decreto legge di 3 soli articoli che il Consiglio dei Ministri ha approvato dopo un lungo confronto all’interno del governo e con le Regioni. Una discussione che con l’avvicinarsi delle vacanze si è fatta sempre più tesa: all’insofferenza dell’opposizione che chiedeva all’esecutivo scelte chiare e rapide per dare agli italiani certezze il prima possibile, si è aggiunta quella della maggioranza, come ha fatto chiaramente capire il leader del Pd Nicola Zingaretti quando ha annunciato che, nel caso in cui il premier non avesse scelto la linea dura, il Lazio sarebbe andato per conto suo.

“Bisogna mettere in sicurezza il Natale, la zona gialla non basta più, è inutile girare attorno al problema. Rischiamo che gennaio e febbraio possano diventare drammatici”. L’ennesima riunione dei capi delegazione è stata così molto tesa, 4 ore di discussione durante le quali Teresa Bellanova ha detto chiaramente che se è necessario un altro decreto “significa che quanto deciso finora non ha funzionato come doveva” e ha chiesto ristori al 100%.

Bellanova: accolta idea ristori, fondo da 550 milioni
“Dopo la nostra sollecitazione, è stata accolta in Consiglio dei ministri la proposta di stanziare subito ristori per i bar e ristoranti che devono chiudere per effetto delle nuove misure del governo”. Lo annuncia la ministra Teresa Bellanova al termine del Cdm dopo l’inserimento nel nuovo decreto di un fondo per i ristori, spiegando che arriva un fondo da 550 milioni, di cui 400 nel 2020.

Gualtieri: pieno sostegno a esercizi commerciali
“La tutela della Salute resta la priorità del Governo. Per questo il Cdm vara nuove regole più restrittive per contenere i contagi durante le feste. Daremo pieno sostegno agli esercizi commerciali che subiranno danni economici. Affrontiamo questi ulteriori sacrifici insieme”. Lo scrive su Twitter il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, dopo il via libera del Cdm al decreto con la stretta di Natale.

Bonafede: decisioni non facili per ripartire in sicurezza
“Dobbiamo portare avanti la battaglia contro il virus con determinazione, anche prendendo decisioni non facili, sulla base delle valutazioni della comunità scientifica. Il Cdm ha adottato misure importanti per queste festività natalizie: ristorando le attività in difficoltà, è necessario fare il possibile per proteggere la salute dei nostri cittadini, con l’obiettivo di ripartire in sicurezza a gennaio”. Lo afferma il capodelegazione del M5S e ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.