All’Ethical Fashion di Milano il primo premio è per la stilista cittanovese Monica Caminiti. Il concorso dedicato alla moda ecosostenibile si è tenuto al fuori salone della città meneghina gli scorsi 13 e 14 aprile. Lì, in quel contesto suggestivo e proiettato al futuro, Caminiti ha ottenuto il riconoscimento come migliore designer di moda “Ecosostenibile e Tradizionalista”. A sostenere il progetto sartoriale il principio delle “3 R” (riusa, riduci, ricicla): uno sforzo importante per giungere fino ad un abito da sposa completamente realizzato con sacchetti di plastica biodegradabili. Un’idea che trae origine dal rispetto dell’ambiente e dall’educazione al riciclo e al riutilizzo di materiali ecocompatibili. Monica Caminiti, per realizzare il capo d’alta moda, ha utilizzato 450 buste biodegradabili già utilizzate e filo bio ricavato, uniti insieme da 300mila punti uncinetto e 4mila e 200 giri forcella. Il “MoniCAminiti ecoLab” ha operato a pieno regime per raggiungere l’importante successo di Milano. Le buste di plastica biodegradabili sono state lavorate da professionisti, tutti cittanovesi, maestri di mestieri quali telaio, uncinetto e forcella. Tra gli altri, Maria Sicari, Concetta De Blasio, Angela Avati, Daniela Cancelliere e Marisa Ierace. Il gruppo di lavoro ha coinvolto anche Flora Caminiti, Concetta Giovinazzo, Giuseppe Caminiti, Titti Caminiti, Melissa Caminiti, Antonio Raso, Guerrisi Teresa e Alessandro Bilardi. «La valorizzazione di questi antichi mestieri attraverso nuovi percorsi produttivi e sociali – ha sottolineato Caminiti – diventa connubio perfetto tra il passato e un futuro migliore, sempre più sostenibile e ricco di consapevolezza».