(dalla Stampa)

Porti aperti contro sostegno alla Guardia costiera libica: è questa in sostanza la battaglia che andrà in scena oggi nella plenaria dell’Europarlamento al momento del voto su una serie di risoluzioni sulla ricerca e il soccorso nel Mediterraneo. Da un lato un testo votato dalla commissione Libertà civili dopo l’audizione di Carla Rackete e sostenuto da Socialisti&Democratici, Liberali di Renew Europe, Verdi e sinistra del Gue. Dall’altra una risoluzione presentata autonomamente dal Partito Popolare Europeo.
L’esito della votazione è considerato “altamente incerto” – dice una fonte dell’Europarlamento – e potrebbe portare a una rottura preventiva sulla questione delle migrazioni tra i tre gruppi della maggioranza che dovrebbe sostenere la Commissione di Ursula von der Leyen. Le due risoluzioni hanno alcuni passaggi in comune, come ribadire “l’obbligo, conformemente al diritto internazionale del mare, di assistere le persone in difficoltà e invita tutti gli Stati membri”. Ma a prevalere sono le differenze.

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