La Cgil di Reggio Calabria – Locri esprime soddisfazione per la conclusione positiva di un altro lungo percorso di precariato, quello dei quattro lavoratori socialmente utile in forze alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, che a seguito dell’approvazione del Bilancio consolidato dell’Ente vedono finalmente iniziare il processo di stabilizzazione dei loro contratti a tempo determinato.
“Un lavoro finalmente stabile e insieme il riconoscimento di un percorso lavorativo che è cresciuto anno per anno in competenza e professionalità consentono a questi lavoratori di festeggiare in modo speciale l’arrivo del nuovo anno – dichiara il segretario generale della Cgil di Reggio Calabria – Locri, Gregorio Pititto – E’ un risultato politico importante che, in combinazione con la stabilizzazione dei 104 Lsu e Lpu del Comune di Reggio, evidenzia la rilevanza della tematica “Lavoro” presso le amministrazioni guidate dal sindaco Giuseppe Falcomatà, che ha dimostrato sensibilità e capacità di ascolto delle istanze della Cgil in tema di lotta al precariato. Questa bella pagina politica e amministrativa, scritta anche grazie all’impegno del vicesindaco metropolitano Delegato al Personale Riccardo Mauro, deve ispirare il lavoro di tutti noi ancora impegnati nella difesa di un lavoro stabile e di qualità per tanti precari in Calabria. Penso, naturalmente, alle migliaia di lavoratori Lsu e Lpu della Calabria, ma anche ai lavoratori della Legge regionale 15/2008 e a quelli del “Programma Stages”, che prestano da un decennio il proprio servizio a favore di numerose pubbliche amministrazioni sparse sul territorio regionale. La politica è tenuta ad assumersi la responsabilità della stabilizzazione di questi rapporti di lavoro, delle vite di questi lavoratori e di quelle delle loro famiglie, offrendo finalmente il dovuto riconoscimento della propria professionalità a dipendenti indispensabili per l’erogazione di molti servizi essenziali resi presso i rispettivi enti. Inevitabile – conclude il segretario – un giudizio negativo nei riguardi della Legge di Stabilità 2019 che non accogliendo le richieste di deroga ai piani dei fabbisogni e del turnover sostenute dai sindacati condanna almeno ad un altro anno di precariato, l’ennesimo, tantissimi lavoratori e, in modo assurdo, stabilisce procedure più complesse per addivenire all’agognata sottoscrizione di rapporti a tempo indeterminato per le qualifiche più elevate. La Cgil si batterà affinché il Governo riveda le proprie scelte per il bene di migliaia di lavoratori calabresi”.