Como – Il personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Gruppo Carabinieri Forestale di Como e dei Comandi Stazione di Gera Lario e Pellio Intelvi ha denunciato due persone per il reato di incendio boschivo colposo in merito all’evento verificatosi in comune di Sorico nella giornata di domenica 30 dicembre 2018. I due facevano parte di un gruppo di amici che intendeva trascorrere la fine dell’anno presso una baita della zona. 

Sulla base delle indagini effettuate dai reparti interessati è stato accertato che l’evento ha avuto origine in corrispondenza di un punto di cottura limitrofo ad una baita in località Fordeccia, presso il quale risultava in corso di esecuzione la preparazione di cibi che dovevano essere consumati per il pranzo del giorno in cui si è sviluppato l’incendio. Le condizioni climatiche della giornata, caratterizzate da un vento particolarmente intenso, hanno fatto sì che la brace utilizzata per la cottura provocasse l’innesco delle fiamme presso la vegetazione secca di un prato adiacente all’abitazione. In pochissimi secondi la combustione si è propagata alle aree boscate limitrofe trasformandosi in un incendio incontrollabile.

Gli accertamenti dei carabinieri forestali, svolti attraverso l’applicazione di tecniche di indagine basate sull’applicazione del metodo delle evidenze fisiche, hanno consentito di individuare l’area di inizio dell’evento e risalire, tramite ulteriori approfondimenti, ai responsabili dell’incendio.

L’evento, che a causa del perdurare delle condizioni di vento intenso si è protratto per diverse settimane ed è stato dichiarato estinto soltanto nella giornata di ieri, ha comportato la distruzione di una superficie di circa 1000 ettari di bosco di cui 350 ettari di conifere, per lo più pinete di pino silvestre, e 650 ettari di latifoglie (carpino, castagno e faggio). L’intensità delle fiamme ha cagionato anche il danneggiamento e la distruzione di diversi fabbricati, il ferimento di una persona e la morte di decine di animali (pecore, conigli, ecc) custoditi presso alcune stalle della zona.

Nelle operazioni di spegnimento sono stati impegnati per diversi giorni decine operatori tra forze dell’ordine, vigili del fuoco, volontari e dipendenti degli enti territoriali, e si è reso necessario per diverse centinaia di ore l’impiego di mezzi aerei antincendio costituiti da Canadair ed elicotteri.