Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, vista l’ordinanza della Regione Calabria n. 79 del 23 ottobre 2020 con la quale viene disposta una serie di misure contenitive per contrastare la crescita vertiginosa del numero di contagiati, che, stando ai dati ufficiali (22 ottobre), è pari a 187 nuovi casi positivi registrati in un giorno (test effettuati 246.034), pur apprezzando il provvedimento emesso, non può esimersi dal rilevare quanto sia stata improvvida la scelta di esporre al contagio il personale docente della scuola secondaria di primo grado. I giovanissimi ormai hanno una fitta rete di contatti (palestre, calcetto, ballo, catechismo, relazioni sociali anche con ragazzi più grandi etc.), senza considerare che molti prendono già pulmini per recarsi a scuola e in tali circostanze si verificano assembramenti e non vengono osservate le norme prescritte. In considerazione delle osservazioni effettuate da molti colleghi, gli studenti frequentemente tendono a trascurare le norme antivirus specialmente nel caso di soggetti con particolari patologie comportamentali (DSA, BES e ADHD), i quali in un contesto pandemico del genere costituiscono un pericolo in più per sé stessi e per gli altri.
Attendiamo fiduciosamente una futura eventuale integrazione a tutela del personale scolastico e delle famiglie, perché il disagio costituito dalla scuola chiusa al pubblico, ma attiva in DID (Didattica Integrata a Distanza) è preferibile a una propagazione incontrollata dei contagi. Chiediamo inoltre che su tutto il territorio nazionale i governatori si uniformino agli stessi provvedimenti in materia, per evitare caos e discriminazione.