“Nell’emergenza drammatica per il Coronavirus – mondiale, europea, italiana – c’è in Calabria un ‘caso’ a parte, relativo ai servizi sanitari nel Tirreno cosentino e al presidio ospedaliero di Cetraro, che ha raggiunto livelli sconcertanti di inaudita gravità per la confusione creata a livello dei vertici della sanità pubblica. Un vero e proprio caos che pregiudica gravemente l’assistenza indispensabile ai pazienti e alle loro famiglie e determina inquietudine e preoccupazione tra tutta la popolazione dell’area tirrenica cosentina.” E’ questo l’allarme che lancia il consigliere Graziano Di Natale (Io Resto In Calabria), Segretario-questore dell’Assemblea regionale, mettendo a nudo “una condizione di confusione generale con provvedimenti del Commissario Straordinario che puntualmente vengono emanati, disattesi o, peggio ancora, modificati in itinere causando un cortocircuito nell’erogazione dei servizi”.
L’esponente politico – che in proposito ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale – traccia un quadro disarmante della situazione: “Reparti che un giorno sono ad una parte ed un altro giorno ad un’altra parte – afferma – e ancora: provvedimenti presi, disattesi, modificati, revocati. C’è il caos generale in una Asp che mi sembra un autobus senza autista”.
“In data 01/04/2020 – si legge nell’interrogazione – con delibera n. 366, il Commissario Straordinario, Giuseppe Zuccatelli, ha individuato il P.O. di Cetraro quale presidio per l’emergenza, con attività di Pneumologia Covid-19, per l’area del Tirreno cosentino con conseguente trasferimento, in via provvisoria e temporanea, fino al rientro dell’emergenza pandemica del reparto di UOC Chirurgia Generale e del personale assegnato dal P.O. di Cetraro al P.O. di Paola con effetto immediato” invece “non è avvenuta la piena attuazione di quanto stabilito in delibera creando così incertezze sull’erogazione dei servizi, commistione tra Centro Covid e altri servizi sanitari essenziali ma soprattutto pregiudicando ritardi nell’assistenza dei pazienti che hanno il diritto conoscere, senza dubbi alcuno, il funzionamento del nostro sistema sanitario con cure adeguate ed efficienti.”
“Di fronte a questa situazione – sottolinea Di Natale – davvero qualcuno poteva pensare che sarei rimasto con le mani in mano ad assistere passivamente a questa vergogna che si sta consumando nel nostro territorio?” E aggiunge: “Sulla vicenda ho appena depositato presso gli uffici dell’Assemblea regionale a Palazzo Campanella un’interrogazione a risposta scritta e urgente rivolta al Presidente della Regione, onorevole Jole Santelli e per conoscenza al Vice Ministro della Sanità, Pierpaolo Sileri. Con questo atto ho inteso denunciare a tutti i livelli istituzionali ciò che sta succedendo nello spoke Paola/Cetraro, azioni e comportamenti inqualificabili in qualunque situazione ma ancora più gravi mentre si abbattono le conseguenze della pandemia causata dal coronavirus che vede sacrificarsi in trincea medici, infermieri, Oss e tutti gli operatori sanitari in generale”.
“Ovviamente – aggiunge il consigliere regionale – il mio impegno non si ferma qui, né si limita all’interrogazione”
“Chi può aver pensato – conclude Graziano Di Natale – che malgrado la situazione d’emergenza planetaria si possa gestire in questi termini la Sanità in Calabria, deve sapere che ha trovato nel sottoscritto un avversario che starà sul pezzo anche di notte. I cittadini calabresi hanno il diritto di sapere dove curarsi ma soprattutto hanno diritto di affrontare, questa emergenza, con la sicurezza di avere assistenza certa e senza ritardi. Per quanto mi riguarda, sono stato eletto per difendere tutto il territorio senza campanilismi e non ho alcuna intenzione di stare in poltrona. Questo è più che certo: le poltrone, come ho già avuto modo di dire ieri, le lascio a chi si vuole riposare”.