Sul Golgota accanto a Gesù, in questo Venerdì Santo che resterà nella storia, Papa Francesco ha voluto con sé, oltre ai membri della Casa Pontificia e ai liturgisti guidati da monsignor Marini, un ex detenuto, un cappellano di un carcere, i rappresentanti del volontariato e di chi gestisce e mantiene l’ordine nelle case di reclusione, e i nuovi eroi della lotta al coronavirus, i medici e gli infermieri in prima linea nell’assistenza ai malati.
Dopo la Liturgia della Passione e dell’adorazione della Croce, dalle 18 in una Basilica di San Pietro semivuota, dove non è previsto il bacio del Crocifisso di San Marcello, alle 21 in Piazza San Pietro, dal colonnato fino al sagrato della Basilica, passando per l’obelisco, il Papa presiederà la via Crucis con le meditazioni scritte da detenuti, agenti, magistrati e familiari di vittime legati al Carcere “Due Palazzi” di Padova.