Nel mese di aprile, il Papa chiede di pregare perché siano aiutati quanti sono imprigionati nel mondo di droghe e alcol, ludopatia e pornografia, comprese le forme indotte dal mondo virtuale. L’intenzione di Francesco è affidata, come di consueto, al video diffuso dalla Rete Mondiale di Preghiera

“Preghiamo affinché tutte le persone sotto l’influenza delle dipendenze possano essere ben aiutate e accompagnate”. Le parole del Papa nel video con l’Intenzione di preghiera per il mese di aprile guardano a uno scenario quanto mai attuale, che coinvolge nel mondo milioni di persone. Si tratta infatti di un “dramma” che contempla non solo droghe e alcool ma anche le dipendenze dal gioco, dalla pornografia e, più in generale, si riferisce pure a quelli che il Papa chiama i “pericoli dello spazio virtuale”.

Basandoci sul ‘Vangelo della Misericordia’ possiamo alleviare, curare e guarire le tante sofferenze legate alle nuove dipendenze.

Attenzione all’uso eccessivo 

Alle dipendenze come droghe e alcool, che continuano a essere le prevalenti, oggi si aggiungono forme nuove perché – sottolinea la Rete Mondiale di Preghiera – secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il crescente utilizzo di Internet, computer e smartphone “si associa non solo a chiari ed enormi benefici” ma anche a “casi documentati di un uso eccessivo che spesso sfocia in dipendenze con conseguenze negative per la salute, che hanno a che vedere con il gioco compulsivo e le scommesse, con la pornografia, l’uso eccessivo di videogiochi e la presenza quasi costante sulle piattaforme del mondo digitale”. E questo uso smisurato interessa poi in larga misura “la qualità dei rapporti quotidiani e più prossimi”.

Padre Fornos: aiutare a sperimentare che Dio salva

Esistono organizzazioni competenti per la riabilitazione e il reinserimento delle persone che si trovano in questi tunnel. Le comunità cristiane possono essere “un vero sostegno”, evidenzia quindi padre Frédéric Fornos, direttore internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, che realizza il video. E sono chiamate, attraverso la fraternità e il perdono, a aiutare queste persone a trovare Gesù e a sperimentare che “Dio salva”. Proprio nell’aiutare a non lasciarsi trascinare su vie di morte, la tradizione spirituale cristiana ha una grande esperienza. In tal senso, padre Fornos ricorda “le malattie dell’anima diagnosticate da Evagrio Pontico, un padre del deserto del IV secolo, chiamato anche ‘lo scrutatore dell’anima’. Invitando a nutrirsi della Parola di Dio, Evagrio aiuta a ‘ordinare la vita’, a orientarla solo al Signore, ‘la Via, la Verità e la Vita’”.

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