Il “Firma Day” è stato indetto e organizzato dal Comitato Popolare per la difesa dei beni pubblici e comuni “Stefano Rodotà” che è un Comitato di attivisti per i Beni Comuni nato nel 2018 dopo il crollo del Ponte Morandi di Genova per reagire allo stato di totale incuria e di pessima gestione che caratterizzano la gestione dei beni pubblici nazionali italiani, dei servizi pubblici, e delle infrastrutture su tutto il territorio nazionale ma in particolare nel Sud del Paese.
Il Movimento politico “10 idee per la Calabria” apprezza il lavoro portato avanti dal Comitato nazionale Stefano Rodotà per la difesa dei beni pubblici e comuni e dal suo Presidente e Vice-presidente (prof. Ugo Mattei e prof. Alberto Lucarelli) autorevoli studiosi e attenti ‘pratici’, entrambi, della democrazia sociale e della ‘Democrazia dei beni comuni’.
Il Movimento politico “10 idee per la Calabria” lotta per garantire, in Calabria e in tutta Italia, la tutela dei “beni comuni” la tutela dei diritti delle generazioni future perseguendo l’obiettivo della regolazione dei beni in “funzione sociale” in pari con l’obiettivo costituzionale della regolazione a fini sociali delle attività economica pubblica e privata (e dei servizi pubblici e privati, carenti, estrattivi e predatori nel Sud in particolare).
Il Movimento politico “10 idee per la Calabria” lotta e si impegna per una funzione generativa delle attività economiche, che sviluppi benessere sociale attraverso politiche di riequilibrio sociale e territoriale.
Nel “firma day” del 26 luglio in molti comuni saranno attivi dei banchetti per la raccolta delle firme dei cittadini interessati a sottoscrivere la legge di iniziativa popolare avanzata 10 anni fa dal giurista calabrese Stefano Rodotà.
Il Movimento politico “10 idee per la Calabria” contribuirà, per quanto possibile, a sostenere tale attività di impegno civico ed ambientalista che vuole dare all’Italia un Codice Civile in linea coi nuovi bisogni e con le nuove logiche della democrazia partecipativa e del controllo sociale sui beni pubblici (beni demaniali e patrimoniali da riformarsi nel senso proposto dal comitato Rodotà nel 2008).
Il Movimento politico “10 idee per la Calabria”, inoltre, vuole contribuire per quanto possibile, e da Sud, alla riforma del regime nazionale delle concessioni amministrative di tutti i beni /servizi pubblici (autostrade, reti ferroviarie, reti del gas, cave, terme, demanio marittimo/spiagge, demanio fluviale, servizi ambientali, beni archeologici, parchi) che soprattutto nel Sud sono stati, e sono tuttora, preda del saccheggio, o del selvaggio sfruttamento, ad opera – al contempo – dei liberisti e delle mafie (oggi non più solo meridionali, come tutti dovremmo sapere).
Il Movimento politico “10 idee per la Calabria” ritiene, in sintonia con il “Comitato popolare Rodotà”, che la politica nazionale (e a cascata quella territoriale) debba con rigore e trasparenza individuare tutti i compiti di manutenzioni dei beni pubblici e delle infrastrutture pubbliche con l’obiettivo esplicito di garantire la sicurezza ferroviaria, stradale, ambientale e più in generale la sicurezza pubblica che non è messa repentaglio in realtà da poveri profughi e da braccianti disperati (sfruttati nelle campagne d’Italia e del sud del Paese), ma da Imprese e Mafie che senza scrupoli che estraggono risorse di tutti senza generare ricchezza sociale.