La gente di Gioiosa Jonica, intervenuta numerosa in Piazza Vittorio Emanuele per partecipare all’incontro organizzato da Nicodemo Vitetta – promosso dal Club Unesco e Lions Club di Roccella Jonica con il patrocinio del Comune di Gioiosa Jonica – ha mostrato interesse alla presentazione del libro “’Ndrangheta Addosso” di Cosimo Sframeli edito da Falzea, rinnovando l’impegno contro la ‘ndrangheta già manifestato nel 1977, quando fu ucciso il mugnaio Rocco Gatto, convinto oppositore delle cosche della “Vallata del Torbido”. L’interessante serata è stata abilmente condotta da Nicodemo Vitetta, che ha esordito: “Da questa Piazza lanciamo un accorato appello, mettetevi una mano sul cuore e date ai figli di Maria Chindamo  – scomparsa nel nulla il 6 maggio 2016 a Laureana di Borrello – la possibilità  di deporre un fiore sulla sua tomba“.

La figlia di Maria Chindamo è Federica Punturiero, che ha perso i genitori in poco tempo durante la sua adolescenza. Federica, oggi diciottenne, con un coraggio da leone, raccontando della mamma, ha espresso concetti e pensieri contro la barbarie mafiosa. E’ con serenità d’animo che ha affermato: “Stasera, in questa Piazza, mia madre, Maria Chindamo e tutte le altre vittime innocenti di mafia, sono in mezzo a noi a lottare, a dire noi ci siamo e ci saremo ancora“.

L’autore, Cosimo Sframeli, Tenente dei Carabinieri, difensore della gente di Calabria, che ha concluso la carriera militare, svolgendo le funzioni di insegnante e comandante di Plotone alla Scuola Allievi di Reggio Calabria, e definendolo il periodo più luminoso e gratificate della carriera militare, ha evidenziato: “Aiutammo un sequestratore, catturato in Aspromonte, la cui vita era a rischio per dissanguamento e, caricatolo sulle spalle e poi con la campagnola, lo trasportammo in Ospedale, con notevole ritardo. I medici reclamarono urgente bisogno di un tipo di sangue per salvargli la vita. I Carabinieri, senza un attimo di esitazione, donarono il proprio sangue salvandolo dal peggio. In verità, l’espletare il nostro dovere, nel servire e difendere lo Stato, non contempla l’odio, ma il rispetto della dignità di ogni persona, qualunque crimine egli abbia commesso. E’ con particolare attenzione che incito soprattutto i giovani alla ribellione, a maturare quella rivolta spirituale e culturale affinché in Calabria possa regnare la Giustizia e non solo la Legalità, che è solo una parte della Giustizia. La Legalità, infatti, difende e impone giustamente il rispettare delle Leggi dello Stato, alzando l’indice accusatore contro i malevoli; la Giustizia pretende la Legalità e apre le braccia a tutti con l’amore della carità nell’accogliere e redimere”.

Il poeta dialettale, nonché cantastorie, Gianni Favasuli, rivoluzionario nei lontani anni ’70 contro la ‘ndrangheta, lottando e sperando in una svolta di vita radicale per i Calabresi – ancora possibile in quel periodo storico – (avvenimenti e circostanze sono raccontate nel libro di Sframeli), ha allietato la serata con poesie e canzoni d’eccezione, ricercate da tutti gli appassionati.

Dispiaciuti per la costatata assenza degli Amministratori comunali, esponenti della massima Istituzione di Gioiosa Jonica, certi dell’impegno in iniziative scenografiche terminate, che  avrebbero dimostrato migliore conoscenza del fenomeno mafioso rispetto ad altre consorterie politiche, così da poter evitare di essere presenti e poterne parlare o apprendere, disertando un convegno culturale significativo, coronato dalla significativa presenza di Federica, vittima di quella ’ndrangheta responsabile della scomparsa della mamma, Maria Chindamo, avendole frantumato i sogni e le speranze che la vita le prospettava.

Tutto questo in Piazza Vittorio Veneto a Gioiosa Jonica in occasione della presentazione del libro “’Ndangheta Addosso” di Cosimo Sfameli, Tenente dei Carabinieri in congedo; la straordinaria presenza di Federica Punturiero, il cui coraggio e valore sovrasta ogni baluardo antimafia, essendo ella un’autentica bandiera di riferimento; l’immancabile storie poetiche musicate dal sorprendente Maestro Gianni Favasuli.