«Il turismo è l’unica via per Reggio e il suo comprensorio. Per intraprenderla seriamente, occorrono due elementi: idee e visione di sistema e di prospettiva, che non si fermino a Catona e Bocale e che guardino agli altri 96 comuni metropolitani, a Messina, al
Mezzogiorno e al Mediterraneo, spesso mancanti in questi anni, e che siano funzionali ad accessibilità e mobilità, alla vivibilità, non solo per i turisti, ed anche e, soprattutto, per i reggini, a valorizzare storia, cultura, natura, paesaggio, gusto, centralità mediterranea
e binomio mare-monti. È giunta l’ora che, finalmente, slogan come “Reggio città turistica” o “Reggio cuore del Mediterraneo”, solamente ascoltati, diventino realtà, iniziando dal realizzare una “Reggio normale”». Così il candidato al Consiglio comunale Paolo
Gatto introduce la sua proposta in materia di turismo.
«Anche se comprendo le difficoltà finanziarie ordinarie dell’ente, evidenzio come il Comune, se avesse avuto una capacità di immaginare, progettare e pianificare idee e una visione di sistema e di prospettiva non dimostrata in questi anni, avrebbe potuto attingere a finanziamenti europei, nazionali e regionali o beneficiare delle opportunità derivanti dallo status di Città metropolitana» spiega l’aspirante consigliere di Fratelli d’Italia.
«Tante le idee: fare sistema con gli altri comuni metropolitani, valorizzando peculiarità ed identità, iniziando però dai trasporti; fare altrettanto con Messina e la sua provincia, anche relativamente all’aeroporto che, intercettando l’utenza da e per oltre Stretto, si
rilancerebbe. Ma anche accordi specifici, ad esempio con il Ministero dell’Istruzione o con gli Uffici scolastici regionali, per far venire in gita i licei classici ad ammirare la nostra storia magnogreca e romana; fiumare, bonificate, e rese vive come connessione al nostro
bellissimo entroterra, ad esempio con percorsi ciclabili o trekking. E, ancora, turismo congressuale e fieristico, andando oltre la già lunga nostra stagione estiva; attività sportive con strutture ed eventi che attrarrebbero a livello nazionale ed internazionale, come
col kitesurf a Punta Pellaro. E, infine, una manifestazione annuale sul tema del Mediterraneo che porti turisti che spendano e che promuovano il brand “Reggio”, ma pure da crei accordi economici ed apra i reggini ad altre esperienze. Ma ci sono tante altre idee»
prosegue.
«Occorre immaginare, anche aprendosi alla cittadinanza e, soprattutto, alle categorie del comparto. Così come ai forestieri attraverso marketing territoriale serio e, soprattutto, a possibili investitori esterni attraverso accordi bilaterali. Serve guardare pure
ad altre realtà di successo, studiandole e declinandone le caratteristiche a quelle reggine» è la conclusione di Gatto.