Il Papa ha ricevuto in Vaticano il Consiglio dell’associazione laicale in occasione della 17.ma plenaria che si concluderà il prossimo 2 maggio: vi affido soprattutto chi è stato più colpito dalla pandemia e chi rischia di pagarne il prezzo più alto. Lo stile sia quello del dialogo e della “sinodalità”, senza cadere nella “schiavitù degli organigrammi”
Quale è il compito di una realtà come l’Azione Cattolica Italiana, in modo particolare in un tempo come quello che stiamo vivendo? Incontrando in Vaticano i membri del Consiglio nazionale di questa associazione di laici impegnata a vivere l’esperienza della fede, Papa Francesco sviluppa la propria riflessione attraverso tre parole: azione, cattolica e italiana. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)
Azione
La parola “azione”, osserva Francesco, pone prima di tutto un interrogativo cruciale. Di chi è l’azione? “Il Vangelo – afferma il Papa – ci assicura che l’agire appartiene al Signore: è Lui che ne ha l’esclusiva, camminando in incognito nella storia che abitiamo”.