Dopo le note polemiche, Zuccatelli,  neo commissario della sanità calabrese si dimette  a tempo di record, con la stessa velocità con la quale era stato nominato, su invito del ministro della sanità Speranza.

E così sale il numero dei commissari  che si dimettono o falliscono nel territorio calabrese.

Come uscirne?

La ricetta ricorrente “Non credo che debba venire da fuori un qualche luminare, occorre trovare un commissario  tra i calabresi di alto profilo ché ce ne sono tanti in giro per l’Italia e per il mondo” e ancora  – un Sindaco – ” Non abbiamo bisogno di fenomeni, ma di normalità” e sull’ipotesi Gino  Strada  “non vogliamo che in qualche modo chi si spende per far venire in Italia quei migranti, che portano anche i contagi, ci debba dire quello che bobbiamo fare per non diffondere il contagio e per mettere a posto la nostra sanità”

Quindi dalle esternazioni circolanti  l’ipotesi assolutamente  risolutiva e che “il governo individui un calabrese”,  cioè è solo una questione di DOC  (denominazione di origine controllata).

Una persona già provata e che tutto il monda apprezza non va bene, occorre trovare tra i Calabresi, magari fare una prova come si fa con le angurie,   ma di nomi non se ne azzarda uno –

Il Presidente ff della Giunta Regionale della Calabria, Spirlì, con riferimento a Gino Strada, il cui nome circola: Non c’è bisogno di una persona che è abituata ad operare in zone estreme, in zone di guerra, e per altri motivi – forse quelli del precedente sindaco – che ha   preferito non  precisare per evitare incomprensioni e polemiche,  occorre solo un buon amministratore che sia anche medico.

E così tutto quante accade da oltre 10 anni, tutti i commissariamenti per infiltrazioni mafiose, tutti gli scandali  accertati e sanzionati dalla magistratura come le fatture pagate due volte a  vantaggio di cliniche private, ecc. ecc., le crescite esponenziali dei deficit di bilancio, passano tutte come normalità. Come passano nella normalità tutti gli ospedali svuotati di contenuto e irrilevanti in territori che ne hanno bisogno, con l’intento di razionalizzare e risparmiare per far fronte ad emorragie nei bilanci che tuttavia aumentano irrimediabilmente

O siamo in una zona di guerra?

Intanto mentre noi scriviamo il Consiglio dei ministri sta individuando in una personalità dell’Università La sapienza,   Eugenio Gaudio*, ex magnifico rettore originario di Cosenza, il nuovo commissario per la sanità in Calabria, affiancato da Gino Strada con un ruolo da definire.

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Dopo la nomina si scopre che Gaudio è indagato dalla Procura di Catania nell’ambito di una inchiesta su concorsi truccati. 

Al momento si accerta la consistenza del suo reale coinvolgimento. Pare che la Procura stia valutando l’archiviazione.

Una vicenda senza fine. 

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*Nasce a Cosenza il 15 settembre 1956 da Domenico, Senatore della Democrazia Cristiana nella VI legislatura e da Emilia Perugini, è sposato e ha due figli. Laureato in Medicina e chirurgia alla Sapienza nel 1980 e specializzato in Medicina interna nel 1985, ricercatore di Anatomia umana presso l’Ateneo dal 1983 al 1986, poi professore all’Università dell’Aquila dal 1987, dove dal 1997 al 2000 è stato preside della Facoltà di Medicina e chirurgia.

Ha ricoperto la carica di Rettore alla Sapienza – Università di Roma dal 2016 al 2020.