Dal 12 al 17 di luglio, scienziati di fama mondiale si danno appuntamento, per parlare di nanomedicina e di nanotecnologie. Presente, tra gli altri, lo scienziato Mauro Ferrari, neo Presidente del Consiglio Europeo della Ricerca e Presidente onorario dell’ “Accademia di Gagliato delle nanoscienze”. Una NanoPiccola dedicata anche ai ragazzi

Gagliato, il “Paese delle Nanoscienze”, dal 12 al 17 luglio ospita il consueto meeting internazionale sulle nanoscienze e sulla lotta ai tumori. Alle giornate scientifiche intervengono numerosi scienziati di fama mondiale, che si confrontano sui progressi della nanomedicina e della nanotecnologia e sullo sviluppo di nuovi percorsi di ricerca. Si registrano, infatti, dal 1908, anno di nascita del congresso, oltre 60 presenze di alto profilo accademico e scientifico, quali Frauke Alves, Rana Daiani, Mei Lin Fung, Massimo Fresta, Barbara Bass, Home Quintana, nonché lo statunitense Lee Hartwell, Nobel per la Medicina 2001.

In uno scenario quanto mai semplice e di naturale suggestione, vengono approfonditi tutti gli aspetti correlati alle “nanoscienze”, ambito di studio “dei fenomeni e delle tecniche di manipolazione della materia su scala atomica e molicolare, con applicazioni nei settori della medicina e dell’industria dei materiali” (Novoli, Fame di Sud).

La struttura organizzatrice dell’evento scientifico è l’ “Accademia di Gagliato delle Nanoscienze”, di cui è Presidente onorario lo scienziato Mauro Ferrari, padre della “biomedica tecnologia nano-micro e della sua applicazione nella farmacologia per la lotta al cancro”.

La Storia intreccia inimmaginabili trame tra persone e luoghi, intessendo inaspettate geometrie di orizzonti, segnando varchi di nuove frontiere sui sentieri del mondo.

Un filo misterioso, “destino” per alcuni, “libertà “di scelte per altri, ha intricato in un legame forte Mauro Ferrari, lo studioso padovano, e Gagliato, piccolo borgo di Calabria.

Il Professore Ferrrari, “noto per la sua carriera interdisciplinare e ricercatore delle Nanoscienze”, vive a Huston, in Texas. E’ il Presidente e il CEO del Methodist Researc Institute di Huston e Vice Presidente Esecutivo-sistema Huston Methodist Hospital. Ha al suo attivo scoperte e pubblicazioni, prestigiosi riconoscimenti; è autore di brevetti e articoli. Nel mese di maggio u.s., è stato nominato Presidente del Consiglio Europeo della Ricerca, dalla Commissione Unione Europea.

Lo Scienziato era solito volare spesso in Calabria, chiamato dal Professore Salvatore Venuta, fondatore e rettore dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, per tenere conferenze presso la stessa Università. Si era innamorato della Calabria e la percorreva, in compagnia del Rettore Venuta, nelle ore libere dagli impegni accademici. Casuale escursione lo portò a Gagliato: un colpo d’occhio, un dirompente entusiasmo, una scelta. Una modesta piccola casa di paese diventa la casa di vacanza di famiglia. Qui, Ferrari lo si vede attraversare vicoletti e stradine, intrattenere conversazioni con gli abitanti, consumare insieme cibi calabresi, parlare anche di scienza. Quotidiane le camminate fuori porta e le uscite, al mare o ai monti. Era l’anno 2008. Pensa di invitare alcuni colleghi-amici per un soggiorno in tutto relax. La solitaria bellezza del luogo li avvince. Ne sono attratti. Affascinati. Propongono di ripetere l’esperienza il successivo anno, coinvolgendo altri scienziati nei loro “discorsi scientifici” e trascinando il pubblico verso il richiamo della scienza. Le idee incalzano, si elaborano progetti. Nasce l’ “Accademia di Gagliato delle Nanoscienze”. Associazione no- profit, con finalità di “programmare attività mirate, sviluppare una community, organizzare le Giornate delle Nanoscienze”. I Componenti, tra i quali Mauro Ferrari nella qualità di vicepresidente, si riuniscono in un vecchio frantoio, riadattato allo scopo, che diventa sede ufficiale.

Tutto ciò desta eco. L’onda è lunga. La Comunità Europea rivolge attenzione ed invia qualche contributo. Vengono promosse 4 borse di studio, intitolate a Salvatore Venuta prematuramente scomparso, destinate a giovani ricercatori, di cui due calabresi.

Le giornate delle Nanoscienze sono menzionate anche nel Rapporto Globale dell’UNESCO, presentato alla Conferenza di HN – Habitat a Quito, in Ecuador, nel 2016. In questo, figura la proposta di far intervenire alle Giornate delle Nanoscienze docenti e 30 studenti, anche d’oltre Europa.

Il mondo giovanile non sfugge all’attenzione dell’Accademia gagliatese: viene attivata una NanoPiccola per bambini e ragazzi, dai 4 a18 anni. Nel contesto del programma, due giorni sono dedicati ad attività didattiche differenziate. Un’interfaccia ludico-scientifica con gli scienziati; un concreto approccio con la scienza. La NanoDay è seguita con attenzione dal Nise (Nanoscale Informal Science Education) degli Stati Uniti.

Gagliato è ormai meglio conosciuto come il “Paese delle Nanoscienze”. Ma, come tutti i luoghi, ha una sua memoria. Di radici, di tradizioni, di dialetto, di abitudini, di cultura.

E’ un antichissimo borgo: Giovanni Fiore da Cropani, lo colloca nel tempo degli Enotri (XI-VII sec. a.C.). Una striscia di suolo slabbrato, che avanza su uno sperone a picco sulle tortuosità dell’Ancinale, il fiume navigabile attraversato da Annibale, menzionato da Plinio e Livio; che risale per sentiero pietroso verso il Castellone, dove è possibile scorgere tracce feudali. Fu dei Borgia e dei Sanseverino. Appannaggio di nobiltà familiari anche dei Sanchez de Luna e dei Morano. Si adagia su un pianoro pennellato da ficodindia, olivi, acacie; si snoda fino alla Grangia dei Certosini di Serra San Bruno; quindi risale nell’intrico selvaggio dell’Altopiano serrese.

A Gagliato giunge il respiro del mare e il brivido della montagna. Ma non è terra di mare, né roccia di monte. E’ attesa collina

“da le querce ombreggiate e dagli ulivi

aprica e silenziosa,

abbraccia il cielo, i poggi,

i fuggitivi jonici remi

(D. Vitale)

Gagliato ha continuato per decenni e secoli la sua storia di anonima quotidianità, tra le luci e le ombre che segnano le vite dei suoi quasi 400 abitanti.

Il tempo plasma architetture e sculture. Esigenze di sviluppo, di qualità del vivere: la diga del fiume Ancinale e la Trasversale delle Serre. Scalpelli di confine, che non disturbano l’originaria bellezza.

Gagliato, oggi, si presenta così. Anche sotto i riflettori del mondo scientifico. Anche mentre Le giornate delle Nanoscienze scorrono veloci, fino alla grande Serata in Piazza, incontro pubblico con tutti gli Scienziati intervenuti, moderato da Mauro Ferrari. E fino alla “Sessione speciale”, condotta dallo stesso Ferrari, sulla spiaggia, all’alba, nella suggestiva Baia dell’Ippocampo di Soverato.

Per “potenziare una community”, scrive l’Accademia delle nanoscienze; secondo “un concetto di scienza per la giustizia globale”, afferma Mauro Ferrari. Dando ragione a Jacques Cousteau, l’esploratore, che sognava “un mondo culturalmente condiviso”.

Gagliato è inondata di scienza. A Gagliato si fa scienza. Ma Gagliato non è scienza. E’ solo un minuscolo angolo di mondo.

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