In seguito alla nota diffusa del 2 c.m. sulla notifica, dopo quella per Crotone, del Decreto di affidamento trentennale della gestione dell’aeroporto dello Stretto, a firma del Ministro Danilo Toninelli (Infrastrutture e Trasporti) e del Ministro Giovanni Tria (Economia e Finanza), si precisa che l’iter  per la conclusione del procedimento di concessione per gli scali calabresi è partito su istanza del Comitato pro aeroporto dello Stretto presentata in data 17 luglio 2018, (In allegato nota del Ministero).

Infatti, mentre i vari rappresentanti politici, istituzionali e di categoria si affannano periodicamente per accaparrarsi meriti non dovuti o per rilasciare dichiarazioni su questioni o attività complementari, il Comitato ha sempre cercato, attraverso studio e costante impegno, di superare gli ostacoli partendo dalla radice del problema, tanto è vero che nessuno degli organi responsabili o rappresentativi ha provveduto nei mesi passati ad avanzare tale istanza, salvo poi spostare l’attenzione su argomenti non attuativi e marginali.

L’importanza di tale  Decreto per gli aeroporti, oggetto della concessione, è legata alla circostanza che a partire dalla data odierna la Sacal non potrà più, come in passato, appellarsi alla provvisorietà della concessione al fine di non effettuare gli investimenti per lo sviluppo delle infrastrutture.

Adesso ci auguriamo che il Ministro Toninelli, visto che ha disertato l’incontro col Comitato senza motivazioni ufficiali, provveda a diffidare la Sacal, guidata dal presidente  Arturo De Felice, alla pubblicazione del piano industriale.  Tale documento sarebbe dovuto essere propedeutico per l’affidamento della gestione  poiché necessario per verificare la congruità degli investimenti in linea con gli obiettivi previsti dal Bando ENAC.

Si ricorda, a tal proposito, che la Commissione di valutazione aveva giudicato insufficiente l’offerta tecnica presentata dalla Sacal SpA, tanto che la stessa società ha dovuto metterci una pezza affidando la revisione del paino industriale ad una società terza (PWC) con un ulteriore aggravio dei costi a carico della collettività.

Ricordando che la Sacal è una società a prevalente partecipazione pubblica che gestisce infrastrutture e servizi di interesse pubblico chiediamo che venga finalmente pubblicato il piano industriale affinché la collettività possa valutare l’efficacia e l’efficienza di una gestione che dovrebbe essere in grado di attrarre capitali e investitori privati sul territorio e mettere in condizione le compagnie aeree di offrire un servizio di trasporto stabile  e con convezioni a lungo termine.

Infine, considerato che il Comitato ha già presentato due volte l’accesso civico verso la Sacal per ottenere la pubblicazione del piano industriale , lanciando anche un appello alla comunità civica e istituzionale  rimasto inascoltato, salvo eccezioni,  si auspica che la cittadinanza e soprattutto chi ne rappresenta gli interessi questa volta non rimanga immobile.