La miccia è stata l’ordinanza sulla mobilità del personale della scuola – prof e Ata – pubblicata ieri in serata dal ministero dell’Istruzione. Ma le polveri erano pronte da tempo ad esplodere: lo scontro si consuma silenzioso da mesi tra i maggiori sindacati della scuola e il dicastero di viale Trastevere. E su diverse questioni: dai concorsi alle abilitazioni, dalle indicazioni per la didattica a distanza fino appunto all’ordinanza sui trasferimenti. I rapporti tra Lucia Azzolina, da gennaio 2020 titolare del vecchio Miur – oggi Mi dopo lo spacchettamento del dicastero in due, Scuola e Università – e Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda (da tempo i cinque sindacati della scuola su molte questioni hanno una posizione univoca) non sono mai stati facili, fin da quando Azzolina era sottosegretario con ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti.

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