In occasione della Giornata internazionale a sostegno delle vittime della tortura, l’Unione europea ribadisce la sua più forte opposizione a qualsiasi tipo di atti di tortura a livello mondiale. La tortura è un crimine che può colpire chiunque attraverso forme diverse e in contesti diversi, e tutte le vittime della tortura, comprese quelle che non sono riconosciute, trascurate o trascurate, sono in prima linea nella nostra politica.
Il divieto di tortura e di altri trattamenti crudeli, inumani o degradanti è assoluto nel diritto internazionale. In tempi in cui tale proibizione continua a essere messa in discussione in tutto il mondo, l’Unione europea ribadisce il suo invito affinché la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e il suo Protocollo opzionale (OPCAT) siano universalmente ratificati e attuati efficacemente da tutti gli Stati. La recente ratifica della Convenzione da parte delle Bahamas e la ratifica da parte del Sudafrica dell’OPCAT sono esempi positivi.
Per intensificare il proprio lavoro verso un mondo libero dalla tortura, l’UE utilizza tutti i suoi strumenti politici e finanziari, che vanno dalla protezione delle vittime, comprese quelle più vulnerabili, alla sensibilizzazione, alla denuncia contro gli abusi, agli Stati urgenti a rispettare i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale, per indagare sulle accuse di tortura e per assicurare i responsabili alla giustizia. Anche garantire un risarcimento alle vittime è cruciale.
Attraverso la sua azione esterna, l’UE e i suoi Stati membri si impegnano inoltre con i paesi terzi nel regolare dialogo politico e sui diritti umani e sostengono finanziariamente le organizzazioni della società civile nella lotta alla tortura. Negli ultimi quattro anni lo Strumento europeo per la democrazia ei diritti umani ha sostenuto progetti di tortura contro la tortura in tutto il mondo per un valore di 23 milioni di euro e un importo aggiuntivo di 8 milioni di euro è previsto per il 2019.
Sullo sfondo delle attuali sfide e battute d’arresto, sono stati compiuti progressi verso l’eliminazione della tortura. Si può fare di più se lavoriamo tutti insieme a livello internazionale, nazionale e regionale, di pari passo con la società civile e in particolare con i difensori dei diritti umani che con coraggio si levano la voce contro la tortura in tutto il mondo.
La Global Alliance for Torture-Free Trade, promossa da UE, Argentina, Mongolia e Cape Vert, è uno sforzo transregionale che riunisce oltre 60 paesi impegnati a porre fine al commercio di beni usati per la tortura e la pena capitale a livello globale. L’UE invita gli Stati a sostenere il lavoro in corso a livello di Nazioni Unite, verso la definizione di standard internazionali comuni in questo campo.
Le Nazioni Unite, il Consiglio d’Europa, la Corte penale internazionale e altri organismi, come i meccanismi di prevenzione nazionali e le organizzazioni della società civile, stanno svolgendo un lavoro essenziale per sradicare la tortura in tutte le sue forme. L’UE e i suoi Stati membri continueranno a cooperare strettamente con tutti i loro partner per costruire un mondo senza torture per tutti.
Global Alliance for Torture-Free Trade
Strumento europeo per la democrazia e i diritti umani
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