Oggi ho ricevuto una lettera dal Primo Ministro May, in cui si rivolge al Consiglio europeo con due richieste: approvare il cosiddetto accordo di Strasburgo tra il Regno Unito e la Commissione europea e estendere il periodo di Articolo 50 fino al 30 giugno 2019. Solo ora ho avuto una telefonata con il primo ministro May su queste proposte.Alla luce delle consultazioni che ho svolto nei giorni scorsi, ritengo che sarà possibile una breve proroga, ma sarà subordinata a un voto positivo sull’accordo di ritiro alla Camera dei comuni. La domanda rimane aperta per quanto riguarda la durata di tale estensione. La proposta del primo ministro May, del 30 giugno, che ha i suoi meriti, crea una serie di questioni di natura legale e politica. I leader discuteranno questo domani. Per quanto riguarda l’approvazione dell’accordo di Strasburgo, ritengo che ciò sia possibile e, a mio avviso, non crea rischi. Soprattutto se dovesse aiutare il processo di ratifica nel Regno Unito.In questo momento non prevedo un Consiglio europeo straordinario. Se i leader approvano le mie raccomandazioni e se la settimana prossima la Camera dei Comuni ottiene un voto positivo, possiamo finalizzare e formalizzare la decisione sull’estensione in una procedura scritta. Tuttavia, se c’è una tale necessità, non esiterò a invitare i membri del Consiglio europeo a un incontro a Bruxelles la prossima settimana.Anche se la speranza di un successo finale può sembrare fragile, persino illusoria, e sebbene la fatica della Brexit sia sempre più visibile e giustificata, non possiamo rinunciare a cercare – fino all’ultimo momento – una soluzione positiva, ovviamente senza aprire l’Accordo di Prelievo. Abbiamo reagito con pazienza e buona volontà a numerosi eventi, e sono fiducioso che, anche ora, non mancheremo della stessa pazienza e buona volontà, in questo momento cruciale in questo processo. Grazie.