Registro con profonda soddisfazione gli interventi di Giuseppe Falcomatà , Federica dieni ed altri esponenti politici sul tema della conurbazione fra Reggio e Messina scaturiti a seguito della idea lanciata o per meglio dire vigorosamente rilanciata dai professori Perna e Castrizio.
Un tema non nuovo, ma sempre attuale che ha impegnato in termini di proposte e progetti una intera generazione di amministratori e politici calabresi e reggini, tanto da spingere il Consiglio Regionale della Calabria e l’Assemblea Regionale Siciliana ad approvare con leggi regionali l’istituzione della Conferenza Interregionale permanente per le politiche dell’area dello Stretto.
L’Area dello Stretto, come comunemente viene chiamata, comprende sul versante calabrese oltre la città di Reggio Calabria i territori di 12 comuni che già sono ricompresi nell’area riconosciuta dalla Delibera di Giunta Regionale 354 /19 quale bacino ottimale interregionale dell’Area Integrata dello Stretto riconoscendo ad essi non il diritto, ma la necessità economica,infrastrutturale, politica e sociale di essere compartecipi e coprotagonisti di un processo di conurbazione.
Parimenti regione Sicilia, con deliberazione di Giunta n. 380 /2019 ha individuato ben 43 comuni, comprese le isole di Lipari e Salina quali facenti parte del bacino ottimale sul versante siciliano .
Ritengo sia necessario partire da qua perchè le premesse istituzionali delle azioni che vengono prefigurate da più parti ci sono tutte al di la della complessità e della arditezza delle ipotesi normative che da più parti vengono rappresentate.
Questo processo è una scommessa sul futuro ed una sfida che l’intera classe politica deve avere la capacità di raccogliere .
E’ in questo spirito che l’Associazione dei Comuni dell’Area dello Stretto non farà mancare il proprio contributo al dibattito che si sta sviluppando.
- Rocco Alessandro Repaci