Bova Marina, 29-03-2022

Teresa C. Romeo

Cara Alda Merini,

sono Teresa C. Romeo, prof.ssa di italiano presso l’Istituto Comprensivo di Bova M. e Condofuri, dove svolgo il ruolo di supplente presso la classe 2B della Scuola Secondaria di I° di Bova M. Con gli alunni, nei giorni scorsi, abbiamo interloquito in classe su come scrivere una lettera; ho assegnato loro il compito di scrivere ed indirizzarne una al loro destinatario preferito. Anch’io, come i ragazzi, se pur da insegnante, ho voluto svolgere questo compito per casa e nel mio cuore ho pensato a te, immensa Poetessa del nostro tempo. Scusa se do del “TU” ad personalità illustre come la tua, per la quale è doveroso, invece, il Lei. Il motivo è semplicemente empatico ed affettivo.                                                                                                                                                             

 Ti scrivo questa mia missiva perché ho piacere di dedicare un po’ del mio tempo al tuo caro ricordo ed omaggiarti con un mio pensiero.                                                                                                                                        

 Alda, sei per me come una dolce nonna che mi parla di pura poesia. Assorta nei miei pensieri, immagino quanto sarebbe stato bello conoscerti e parlarti. Il sole riscalda gli ultimi attimo di Marzo ed io, baciata dai caldi raggi, sorseggio del buon caffè in veranda, avvolta dalla morbidezza del mio scialle blu.                                                  

Un passerotto solitario si poggia alla ringhiera e cinguetta il suo canto, mentre io scrivo queste mie righe.                                                               

Sul tavolino ho poggiato un libro con sopra il tuo viso; i tuoi occhi ed il tuo dolce e garbato sorriso sembrano volermi dire di scrivere e parlare di te, ma io non posso, perché tu sei il sole ed io solo un piccolo raggio.  Se tu fossi qui, ti inviterei a gustare con me questo caffè, che, ne sono certa, saprebbe di eterno canto di poesia e meraviglia.                                                                                                                                           

Vorrei abbracciarti teneramente, come stringevo a me la mia amata nonna, per confortarti dalla tua vita, tu che sei stata figlia del dolore. Vorrei fare insieme grandi risate, io e te, due donne salvate dalla loro poesia. Leggono di te, ma tu sei stata un’anima in cerca di coraggio ed hai cantato al mondo la tua grande solitudine, facendoti scudo di una gioia che caratterizzava il tuo essere. Hai saputo rendere la Poesia metafora totalizzante della tua vita ed è per questo che ti percepisco accanto, affine alla mia anima, come una figura amorevole che è guida, voce consolatrice e rasserenante. Sei un idolo, di cui seguo il percorso, traggo ispirazione, ma con la sensazione e la piena consapevolezza di non raggiungerti mai. Nel mondo letterario e sociale, il dolore della tua perdita si percepisce forte, ma rivivi nelle parole dei tuoi versi.                    Ti stringo caramente ed immagino reale il nostro abbraccio, dove avrei trovato, certamente, il calore di un essere simile a me. Appunto a piè di pagina, dei versi che ti dedico con la mia poesia. Spero di farti omaggio gradito.

 (…) Nel taciturno pensiero si alza forte una voce,

il coraggio di essere gabbiani in aperto mare,

perché né io né lei

abbiam paura di cadere alzandoci in volo verso la nostra sola libertà

illuminando la notte al posto della superba

splendente luna.

Ciao cara Alda. Con affetto