Non si ferma la carità di Francesco per i popoli più sofferenti a causa della pandemia che conta oggi oltre 177 milioni di vittime. Alle Nunziature di nove Paesi sono stati inviati ieri ventilatori e dispositivi sanitari attraverso l’attività dell’Elemosiniere, il cardinale Konrad Krajewski

Dall’America Latina, all’India, passando per il Sudafrica e la Siria, fino ad arrivare in Papua Nuova Guinea. Come sin dall’inizio della pandemia, attraversa ancora incessante il mondo la carità concreta di Papa Francesco per chi è nella sofferenza. Oggi l’Oms lancia un nuovo allarme per l’incremento dei contagi a causa delle varianti e mentre si continua a morire tra gli ultimi della Terra la campagna vaccinale procede intensamente nei Paesi più ricchi.

Per questo l’Elemosineria Apostolica, coordinata dal cardinale Konrad Krajewski, ha acquistato un’altra fornitura di 38 ventilatori polmonari e il 17 giugno li ha inviati, insieme ad altro materiale medico-sanitario, in alcuni Paesi che necessitano ancora di simili dispositivi salvavita.

Al Brasile e all’India che detengono ancora il triste primato di un totale di quasi 50 milioni di vittime, sono stati destinati rispettivamente 6 dispositivi salvavita. 5 raggiugeranno invece l’Argentina e la Colombia, destinataria già in aprile di materiale medico dal Vaticano; 4 il Cile e il Sudafrica; 3 saranno messi a disposizione in Bolivia e in Siria e infine 2 serviranno ad alleviare le strutture ospedaliere in Papua Nuova Guinea.LEGGI ANCHE20/04/2021

Le nuove sfide della pandemia

Nonostante gli sforzi del personale sanitario nel mondo, la pandemia non può dirsi sotto controllo e il mondo fa i conti con dati che si sovrappongono. Di certo ci sono i crescenti casi della cosiddetta variante Delta, quella proveniente dall’India: prosegue il rimbalzo nel Regno Unito, nelle ultime 24 ore ne sono stati registrati oltre 11.000,  picco giornaliero da metà febbraio. I vaccini fatti però contengono fortunatamente la mortalità.

C’ è invece un allarme in in Russia: mai così tanti casi in 24 ore da febbraio e in particolare nella capitale Mosca, dove purtroppo è anche record di morti: 453 mai così alto dal 18 marzo.

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VATICAN NEWS Gabriella Ceraso e Fausta Speranza – Città del Vaticano