La Fondazione “Fortunato Seminara” di Maropati, il Caffè Letterario “Mario La Cava” di Bovalino, il Centro Internazionale Scrittori della Calabria – CIS, con il Patrocinio dell’Ufficio del consigliere delegato alla Cultura della Città Metropolitana di Reggio Calabria, venerdì 15 Novembre 2019, alle ore 16:30, nella Sala Conferenze del Palazzo “C. Alvaro” della Città Metropolitana di Reggio Calabria, promuovono il secondo incontro del convegno: “Due scrittori a confronto: Fortunato Seminara e Mario La Cava”. Dopo i saluti di Franco Arcidiaco, delegato alla Cultura del comune di Reggio Calabria, e Mariangela Ielo, Docente e Ricercatore Titolare dell’Università Nazionale e Capodistriaca di Atene. Introduce i lavori Giulio Ierace, Presidente della “Fondazione Fortunato Seminara”. Relazioneranno: Paola Radici Colace, Ordinario di Filologia Classica Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne- Università di Messina, Presidente Onorario, Direttore Scientifico CIS sul tema “L’opera di Mario La Cava nel panorama letterario e culturale italiano”; Carmine Chiodo, associato di letteratura Italiana presso – Università Tor Vergata di Roma su ”Seminara e La Cava nella storia della critica”; Oscar Greco, Ricercatore Università della Calabria sul tema “Letteratura Calabrese e mondo contadino”; Erik Pesenti Rossi, Ordinario di Letteratura Italiana dell’Università di Mulhouse, Alta Alsazia, Francia – C. S. CIS su “Un giorno dell’anno di Mario La Cava, un dramma filosofico?”. Conduce e coordina il convegno, Loreley Rosita Borruto, Presidente del Cis della Calabria. Amici, pressoché coetanei, laureati in giurisprudenza, con significative esperienze al di fuori della Regione, Seminara e La Cava, entrambi antifascisti, vi fecero poi ritorno in Calabria che fu la principale fonte della loro scrittura, ma i loro libri ebbero, meritatamente, risonanza nazionale. È accertato, inoltre, che vi fu tra loro una intensa corrispondenza, anche se finora ne è venuta alla luce soltanto una piccola parte. Fortunato Seminara (Maropati, 1903 – Grosseto, 1984), dal 1915 al 1918 studiò nel Seminario di Mileto e poi a Reggio Calabria. Conseguì la laurea in giurisprudenza a Napoli nel 1927. Dopo un breve soggiorno in Svizzera ritornò a Maropati nel 1932 dove visse fino alla morte avvenuta nel 1975. Nel 1942 scrisse “Le Baracche” uno dei suoi più importanti romanzi. Altre opere narrative di Seminara sono: “Il vento nell’oliveto” (1951), “Disgrazia in casa Amato” (1954), “La fidanzata impiccata” (1956), “Le donne di Napoli” (1953), “La Masseria” (1952) “Il mio paese del Sud” (1957), “Il diario di Laura” (1963), “L’altro pianeta” (1967), “Quasi una favola” (1977). Mario La Cava (Bovalino, 1908 – Bovalino, 1988) è stato un intellettuale libero che non si è mai piegato alle mode culturali. Ha esordito con “Caratteri” nel 1939 (ristampato con nuovi scritti nel 1953 e nel 1980). Seguono altre pubblicazioni: “I misteri della Calabria” (1952), “Colloqui con Antonuzza” (1954), “Le memorie del vecchio maresciallo” (1958), “Mimì Cafiero” (1959), “Vita di Stefano” (1962), “Viaggio in Israele” (1967, ristampato nel 1985), “Una storia d’amore” (1973), “I fatti di Casignana” (1974), “La ragazza del vicolo scuro” (1977), “Terra dura” (1980), “Viaggio in Lucania” (1980), “Viaggio in Egitto e altre storie di emigranti” (1986), “Tre racconti” (1987), “Una stagione a Siena” (1988), “Opere teatrali” (1988), “Ritorno di Perri” (1993), “Mario La Cava, Personaggio ed Autore” (1995).