Maurizio Vallone, il nuovo Questore di Reggio Calabria, ha visitato la stanza della memoria delle vittime di femminicidio attivata all’interno del Consiglio regionale, accolto dal Presidente del Consiglio regionale Nicola Irto e dal coordinatore regionale dell’osservatorio sulla violenza di genere Mario Nasone. A seguire ha incontrato i centri anti violenza e le associazioni impegnate nel territorio della città metropolitana nel settore. E’ stata questa l’occasione per il Questore, affiancato dalla referente Paola Valeriani, una prima presentazione del “Protocollo L.i.a.n.a.” (Linea interattiva assistenza nazionale antiviolenza) che Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri utilizzeranno anche nel nostro territorio nei prossimi mesi come modalità d’intervento per casi di violenza di genere, violenza domestica e stalking. Grazie a Liana tutti gli interventi riguardanti questo tipo di reati saranno registrati in un modulo comune alle due Forze di polizia che confluirà in una unica banca dati denominata “Pitagora”.In questo modo sarà possibile unificare, confrontare ed omogenizzare i dati di Polizia e Carabinieri rendendo immediata la verifica dell’esistenza di precedenti interventi nella stessa abitazione, o su richiesta della stessa vittima, anche quando all’intervento non sia seguita una formale denuncia o querela. La simbologia della liana per il sig. Questore è particolarmente significativa, un tramite, un legame, una congiunzione, tra la vittima della violenza di genere e le Forze dell’ordine che avranno più strumenti operativi per combattere un fenomeno che ancora nell’ultimo anno ha visto la morte di troppe donne; fenomeno che ancora costituisce un grave tributo di sangue ad una sub cultura ancora molto diffusa. Il progetto Liana è già attivo in quattro province, Modena, Venezia, Milano e Palermo e lo sarà nei prossimi mesi anche a Reggio Calabria. Il questore prima di presentarlo pubblicamente alle istituzioni, al mondo della scuola ed alle associazioni, ha voluto condividerlo con chi opera nel settore presente all’incontro tenutosi nella sala Giuditta Levato. Introducendo l’incontro Mario Nasone ha ringraziato a nome dell’osservatorio il Questore per la sensibilità dimostrata verso questo dramma sociale, per l’azione concreta che sta sviluppando avviando un dialogo con le forze sociali impegnate. Per il presidente del Consiglio Nicola Irto le istituzioni devono fare di più su questo fronte e l’Osservatorio è stato voluto come strumento per approfondire il fenomeno e per capire come contrastarlo.Particolarmente significativa è stata la testimonianza di Annie Russo , la figlia della donna gravemente ustionata dall’ex compagno, che in forza della pronta vicinanza che la Polizia di Stato ha garantito in quella tragica occasione ha espresso un giudizio positivo per il protocollo Liana che mira a tutelare le donne vittime di violenza.